lunedì 3 dicembre 2018

REVIEW: KINGDOM OF ASH - Sarah J. Maas

 

KINGDOM OF ASH

Sarah J. Maas


Editore: Bloomsbury
Pagine: 992
Prezzo: 10,93 €

Trama: il viaggio di Aelin Galathynius da schiava ad assassina a Regina giunge al termine mentre la guerra imperversa in tutto il suo mondo. Ha rischiato tutto per salvare la sua gente, ma ad un prezzo altissimo. Rinchiusa in una bara di ferro dalla Regina dei Fae, Aelin deve trovare la forza di sopportare mesi di torture. La consapevolezza che cedere a Maeve condannerebbe le persone che ama le impedisce di spezzarsi, ma la sua risoluzione si sgretola giorno dopo giorno.
Con Aelin imprigionata, Aedion e Lysandra sono l'ultima linea di difesa di Terrasen. Ma anche i molti alleati che sono riusciti a radunare potrebbero non essere abbastanza per proteggere il regno contro le orde di Erawan.
Sparsi nel continente e gareggiando contro il tempo, Chaol, Manon e Dorian devono forgiare i propri sentieri per far sì che i loro destini si incontrino.
Aldilà del mare Rowan è alla ricerca della moglie e regina, prima che sia perduta per sempre.
Alcuni legami diverranno più profondi, altri verranno recisi per sempre, ma mentre i fili del destino alla fine si intrecciano, tutti dovranno combattere per la salvezza e un mondo migliore.



La mia opinione: eccomi qui, un mese dopo aver terminato la lettura, a scrivere finalmente una recensione per "Kingdom of Ash". 
Vi starete chiedendo come mai io abbia rimandato tanto a lungo. La risposta è semplice: ho passato gli ultimi cinque anni ad attendere l'uscita annuale del nuovo libro di questa serie, scrivere la recensione dell'ultimo volume significa chiudere definitivamente un capitolo importante.
La serie di Sarah J. Maas è stata un viaggio incredibile che noi lettori abbiamo avuto il privilegio di compiere con l'autrice e la protagonista, realizzare che è giunto al termine riempie noi lettori di lunga data di malinconia e tristezza.

Sarà molto difficile non fare alcuno spoiler, ma vedrò di riuscirci perchè non voglio assolutamente rovinare la lettura a nessuno di voi, poichè reputo "Kingdom of Ash" la degna conclusione di una serie epica!

Partiamo subito ricordando dove eravamo rimasti: Aelin è prigioniera di Maeve, lontana da tutti coloro che ama e che non smettono di cercarla; Dorian è partito con Manon e le Tredici, alla ricerca delle Crochan; Aedion si trova a nord, con Lysandra, cercando di tenere insieme i pezzi di un regno che rischia di disfarsi sotto i colpi del nemico; Chaol, con Yrene, sta attraversando il mare portando con sè nuove e vitali informazioni e alleati potenti. Siamo alle porte di uno scontro decisivo che deciderà le sorti di tutta Erilea e dei suoi abitanti.

Come avrete potuto intuire, la trama è molto intricata e questo ha richiesto l'utilizzo di diversi PoV per seguire tutte le storyline. Ci sono così tanti personaggi rilevanti che gestirli deve essere stata una vera e propria sfida per Sarah J. Maas, soprattutto per far sì che le strade da loro percorse si ricongiungessero al momento giusto. 

Ammetto di avere qualche perplessità riguardo le tempistiche dei viaggi che hanno interessato tre delle quattro storyline principali e come queste si incastrino con i tempi della quarta, da questo punto di vista le cose non sono proprio chiarissime, penso che per far quadrare tutto ci sarebbe stato bisogno di un lavoro lungo anni, un tempo che tutti noi fan non eravamo certo disposti ad accettare.
Credo che questa sia l'unica debolezza dell'intero romanzo e sono certa di non essere stata l'unica a notarla. Tuttavia, ha rovinto l'esperienza della lettura? No, almeno per quanto mi riguarda sono riuscita a godermi tutto il romanzo.
Si tratta di un piccolo difetto dinanzi al quale non mi sono soffermata più di tanto e sapete perchè? "Kingdom of Ash" ha dimostrato con quanta precisione Sarah J. Maas ha creato ogni altro minimo particolare in tutta la serie!

In quest'ultimo libro riceviamo finalmente le risposte a tutte le domande che ci siamo posti nel corso dei sette romanzi precedenti, risposte che mi hanno fatto capire che nulla è mai stato lasciato al caso e che l'autrice aveva chiaro fin da subito ogni dettaglio. Penso che non sia una cosa da poco e che dimostri il livello di maturità raggiunto come scrittrice dalla Maas; leggendo i suoi libri si è testimoni dell'evoluzione e della crescita di un'autrice che è amata oggi in tutto il mondo.

Passando ai personaggi, devo dirmi molto soddisfatta nel complesso: molti di loro sono maturati sotto più punti di vista, divenendo più sicuri, accettando il proprio ruolo ed essendo parte attiva della storia generale.
Aelin è finalmente diventata la regina che era nata per essere, ha riconquistato la sua posizione e le sue terre con il sangue e la sofferenza, sacrificando una parte di sè. Ah, se solo ripenso all'assassina piegata ma non spezzata del primo libro! 
Vi avverto, tutta la parte iniziale del libro è pura sofferenza, non credo di aver mai odiato così tanto Maeve quanto in quei capitoli.
Anche Dorian ha avuto il suo bel daffare, in viaggio con le Tredici, ed è stato soddisfacente vederlo crescere e comportarsi come un Re. Una parte del suo viaggio ci ha dimostrato anche quanto sia intelligente e scaltro, insomma Dorian non è solo un bel faccino e Manon se ne è resa conto prima di noi.
Che piacere poi ritrovare Chaol. In "Tower of Dawn" lo avevo amato tantissimo e devo dire che in questo libro non mi ha affatto delusa. Il suo percorso di crescita era giunto al culmine già nel volume precedente, ma trovo che sia comunque riuscito a migliorarsi.

Se stessi qui a parlarvi di tutti i personaggi non finiremmo più, perciò vorrei solo esprimere il mio apprezzamento per Elide, che in quanto a determinazione e forza di volontà non è seconda a nessuno; Fenrys, che ha tenuto insieme i pezzi di Aelin quando più ne aveva bisogno anche se lui stesso stava andando in frantumi; Rowan, che non si è mai arreso e ha attraversato interi continenti per la sua Regina; Aedion, che pur essendosi spesso comportato da stronzo, ha fatto sì che la resistenza reggesse abbastanza a lungo; Manon, che ha accettato la propria idenità e ha lottato per unire i clan.

Avrei solo due piccole domande: dove diavolo è stato Vaughan in tutto questo tempo e quando ha intezione di tornare alla civiltà? Hollin e la Regina sono ancora in qualche tenuta sperduta a darsi alla bella vita mentre il mondo è andato in pezzi ed è stato ricostruito?

Prima di concludere, vorrei fare ancora qualche piccola osservazione: sono particolarmente ossessionata io o anche altri che hanno letto il libro hanno trovato delle similitudini tra le battaglie di "Kingdom of Ash" e quelle de "Il Signore degli Anelli". Credo siano un omaggio dell'autrice ad un pilastro della letteratura fantasy, ma non mi ha dato particolarmente fastidio ritrovare una pseudo-battaglia del Fosso di Helm e una cosa molto simile alla cavalcata dei Rohirrim, la cosa mi ha fatto semplicemente sorridere.
Devo inoltre dire che mi è piaciuto moltissimo il modo in cui la Maas ha gestito tutte le parti riguardanti le battaglie e i combattimenti. Trovo che sia difficilissimo scrivere senza annoiare il lettore, riempiendo le pagine di unitili particolari e tecnicismi. In "Kingdom of Ash" le battaglie scorrono fluide e sono molto piacevoli da leggere!

Bene, credo di essere giunta al termine delle mie riflessioni. Non vi nascondo che sono triste perchè sto ponendo la parola fine ad una storia che mi è entrata nel cuore, con dei personaggi che non dimenticherò mai. Certo, ci saranno altri libri di Sarah J. Maas di cui parlarvi, ma è ugualmente difficile chiudere questo bellissimo capitolo della mia storia di lettrice e blogger.
Grazie Sarah J. Maas.

Il mio voto:






mercoledì 10 ottobre 2018

PROSSIMAMENTE: MITI DEL NORD - Neil Gaiman

Se estiste uno scrittore amato e apprezzato in tutto il mondo, quello è Neil Gaiman!
Questa volta torna sugli scaffali delle libreria italiane il 16 ottobre per raccontarci i miti e le leggende del pantheon scandinavo ne "I Miti del Nord", nel quale ci racconterà sia le storie di personaggi ormai molto conosciuti, come Thor, Odino e Loki, ma anche quelle degli dei sconosciuti ai più.
Piccola nota dolente? Il prezzo, soprattutto considerato il numero di pagine non proprio elevato, che farà desistere molti lettori dall'acquisto, nonostante Gaiman sia sinonimo di qualità per tutti noi.



MITI DEL NORD

Neil Gaiman



Editore: Mondadori
Pagine: 228
Prezzo: 19,00 €
Data di uscita: 16 ottobre


Odino il supremo, saggio, audace e astuto; Thor, suo figlio, incredibilmente forte ma non certo il più intelligente fra gli dèi; e Loki, figlio di un gigante, fratello di sangue di Odino, insuperabile e scaltrissimo manipolatore. Sono alcuni dei protagonisti che animano il nuovo libro di Neil Gaiman: noto per essersi ispirato spesso ai miti dell'antichità nel creare universi e personaggi fantastici, questa volta Gaiman ci offre una riscrittura dei grandi miti del Nord. Lungo un arco narrativo che inizia con la genesi dei nove leggendari mondi, ripercorriamo le avventure e le gesta di dèi, nani e giganti. Tra i racconti più avventurosi ci sono quello di Thor, che, per riprendersi il martello che gli è stato rubato, è costretto a travestirsi da donna, un'impresa non da poco considerando la sua barba e il suo sconfinato appetito; o quello di Kvasir - il più saggio fra gli dèi - il cui sangue viene trasformato in un idromele che colma di poesia chi lo assaggia. Il finale del libro invece è dedicato a Ragnarok, il giorno del giudizio, il crepuscolo degli dèi, ma anche la nascita di un nuovo tempo e nuovi popoli. "Miti del Nord" è una carrellata del pantheon scandinavo e della bizzarra natura degli dèi: ferocemente competitivi, capricciosi, predisposti all'inganno e a farsi governare dalle passioni. Un universo antico, ricco e affascinante.





venerdì 5 ottobre 2018

PROSSIMAMENTE: LA REGINA DEL NORD - Rebecca Ross

Ad attirare il mio sguardo è stata la copertina, a rapire il mio cuore di lettrice il piccolo estratto che anticipa la trama.

"La regina del Nord"  è un libro esteticamente bellissimo, che promette di racchiudere al suo interno una storia ricca di magia, intrighi, cospirazioni e girl power. Non ho mai letto nulla finora di Rebecca Ross ma, se il libro mantiene le promesse fatte dalla trama, sarò ben felice di andare alla scoperta di altri suoi libri.
Se anche voi siete stati attratti da questo libro, segnate il 16 ottobre sul calendario!



LA REGINA DEL NORD

Rebecca Ross



Editore: Piemme
Pagine: 372
Prezzo: 17,50 €
Data di uscita: 16 ottobre


"Così ci prepariamo alla guerra. Non con la spada o con lo scudo, né con l'armatura. Siamo pronte perché siamo sorelle in arme, perché il nostro legame è più profondo del sangue. E risorgeremo per le regine del passato, e per quelle che ancora devono venire." 

Regno di Valenia, 1566. 
Sono passati sette anni dall'arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.


mercoledì 3 ottobre 2018

PROSSIMAMENTE: IL CASTELLO TRA LE NUVOLE - Kerstin Gier

Torna finalmente nelle librerie italiane un'autrice tedesca amatissima che abbiamo imparato a conoscere anni fa con la Trilogia delle Gemme, Kerstin Gier!
"Il castello tra le nuvole", in uscita domani 4 ottobre, ci porterà alla scoperta di un misterioso castello sulle Alpi svizzere in compagnia della protagonista, l'adolescente Fanny
Data la bravura della Gier mi tufferò ad occhi chiusi in questa lettura molto promettente!




IL CASTELLO TRA LE NUVOLE

Kerstin Gier



Editore: Corbaccio
Pagine: 450
Prezzo: 18,60 €
Data di uscita: 4 ottobre


Immerso nelle Alpi svizzere si trova il Castello nelle nuvole, un Grand Hotel d'altri tempi che ha ormai perso l'antico splendore. Per rilanciarlo viene organizzato un veglione per festeggiare l'ingresso nel nuovo millennio, a cui sono invitati ospiti da ogni parte del mondo. Gli antichi lampadari vengono lucidati per l'occasione e gli enormi saloni brulicano di persone. La diciassettenne Fanny, che ha temporaneamente deciso di abbandonare gli studi, fa parte del personale e, come tutti gli altri, lavora notte e giorno per assicurare agli ospiti la vacanza lussuosa a cui aspirano. E tuttavia, Fanny è convinta che non tutti i clienti siano lì per festeggiare e che fra di loro ci sia qualcuno sotto falso nome. Ma qual è il piano criminoso che verrà messo in atto? Davvero la moglie del misterioso oligarca russo è in possesso del leggendario diamante di Nadezhda? E perché il bellissimo Tristan preferisce arrampicarsi per la facciata dell'edificio invece di salire le scale come tutti? Senza rendersi conto, a causa della sua curiosità Fanny si troverà invischiata in un'avventura pericolosa quanto intrigante, in cui rischierà di perdere non solo il lavoro, ma anche il suo cuore...



lunedì 1 ottobre 2018

PROSSIMAMENTE: FIGLI DI SANGUE E OSSA- Tomi Adeyemi



Iniziamo alla grande la settimana appuntandoci l'uscita di un libro che ho per tanti mesi visto praticamente ovunque su Instagram, del quale i lettori stranieri sono stati super entusiasti e che arriverà sui nostri scaffali domani 2 ottobre!
Si tratta di "Figli di sangue e ossa" di Tomi Adeyemi, un libro che sembra essere un concentrato di azione, magia ed emozioni e che io non mi lascerò senza dubbio scappare.



FIGLI DI SANGUE E OSSA

Tomi Adeyemi



Editore:Rizzoli
Pagine: 552
Prezzo: 18,00 €
Data di uscita: 2 ottobre


Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orisha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, traverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.





lunedì 24 settembre 2018

PROSSIMAMENTE: IL PRINCIPE CRUDELE - Holly Black

Con il ritorno dell'autunno (in realtà solo in teoria dato che qui si continua a soffrire il caldo), torna attivo anche il blog per presentarvi le nuove pubblicazioni più interessanti!
Devo dire che le nostre case editrici si stanno dando da fare, perciò sarò felicissima di scrivere tanti post per presentarvi i libri che mi hanno colpita maggiormente.

Iniziamo da un romanzo che uscirà domani 25 settembre e che mi affascina da tantissimo tempo. Sto parlando de "Il Principe Crudele" di Holly Black, del quale ho letto solo pareri estasiati e che il pubblico italiano avrà l'occasione di scoprire grazie alla Mondadori.
Il mix creato dall'autrice sembra essere vincente, soprattutto grazie ai personaggi magnetici che non vedo l'ora di incontrare!


Il Principe Crudele

Holly Black



https://www.librimondadori.it/content/uploads/2018/09/978880470273HIG-312x480.jpg?x31120Editore: Mondadori
Pagine: 313
Prezzo: 18,00 €
Data di uscita: 25 settembre


Jude era solo una bimba quando i suoi genitori furono brutalmente assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel mondo magico. Dieci anni dopo, l'orrore e i ricordi di quel giorno lontano e terribile ormai sfocati, Jude, ora diciassettenne, è stanca di essere maltrattata da tutti e soprattutto vuole sentirsi finalmente parte del luogo in cui è cresciuta, poco importa se non le scorre nemmeno una goccia di sangue magico nelle vene. Ma le creature che le stanno intorno disprezzano gli umani. E in particolare li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Sommo Re. Per ottenere un posto a corte, perciò, Jude sarà costretta a scontrarsi proprio con lui, e nel farlo, a mano a mano che si ritroverà invischiata negli intrighi e negli inganni di palazzo, scoprirà la sua propensione naturale per l'inganno e gli spargimenti di sangue. Quando però si affaccia all'orizzonte il pericolo di una guerra civile che potrebbe far sprofondare la corte in una spirale di violenza, Jude non ha esitazioni. Per salvare il mondo in cui vive è pronta a rischiare il tutto per tutto.




sabato 14 luglio 2018

REVIEW: THE WICKED DEEP - Shea Ernshaw



THE WICKED DEEP 

Shea Ernshaw

 

Editore: Simon & Schuster
Pagine: 320
Prezzo: 7,96 €

Trama: benvenuti nella città maledetta di Sparrow...
Dove, due secoli fa, tre sorelle furono condannate a morte per stregoneria. Pietre furono legate alle caviglie e loro annegate nelle acque profonde che circondano la città.
Ora, per un breve periodo ogni estate, le sorelle fanno ritorno, rubando i corpi di tre ragazze dal cuore debole per cercare vendetta, attirando i ragazzi nel porto e affogandoli.
Come altre persone del posto, la diciassettenne Penny Talbot ha accettato il destino della città. Ma quest'anno, alla vigilia del ritorno delle sorelle, un ragazzo di nome Bo Carter fa il suo arrivo, inconscio del pericolo che corre.
Diffidenza e bugie iniziano a diffondersi nelle strade bagnate dalla pioggia e invase dalla salsedine. I cittadini sono l'uno contro l'altro. Penny e Bo sospettano l'un l'altra di nascondere dei segreti. E la morte arriva senza far rumore per quelli che non riescono a resistere alla chiamata delle sorelle.
Ma solo Penny vede quello che gli altri non possono. E sarà costretta a scegliere: salvare Bo o salvare sé stessa.





La mia opinione: quando qualche settimana fa ho potuto godere di una bellissima aria fresca, per gentile concessione del brutto tempo, ho deciso di approfittarne per leggere un libro che sarebbe stato perfetto per il periodo di Halloween e che vi consiglio di mettere in lista per ottobre.

Ho sempre apprezzato delle storie sul sovrannaturale scritte bene, coinvolgenti e convincenti e "The Wicked Deep" è riuscito a colpirmi.

Sparrow è una piccola cittadina americana sul mare sulla quale grava una maledizione che dura da ben duecento anni. 
Da quando le tre sorelle Swan, arrivate per mare dall'Europa, sono state condannate alla morte per annegamento, ogni anno durante il solstizio d'estate la città è succube della loro terribile maledizione: le tre defunte sorelle si impossesseranno dei corpi di tre ragazze del posto e, agendo tramite loro, porteranno alla morte quanti più uomini e ragazzi possibile.
Dopo essere state accusate di stregoneria, per il semplice fatto di suscitare il desiderio negli uomini, Marguerite, Aurora e Hazel riemergono ogni anno dagli abissi per soddisfare la loro sete di vendetta inestinguibile.

L'autrice, Shea Ernshaw, ci trasporta in questa piccola e affascinante cittadina dell'Oregon nella quale tutti gli abitanti sono rassegnati a subire le conseguenze della maledizione centenaria, riuscendo anche a tramutarla in un vero e proprio business richiamando turisti da ogni dove, desiderosi di assistere al macabro spettacolo.

La storia ci viene raccontata seguendo le vicende di un'adolescente un po' fuori dal comune, Penny, che vive su di un'isoletta con la madre sperando nel ritorno del padre scomparso dopo essere uscito in barca.

Parallelamente alla sua storia si sviluppa anche quella delle tre sorelle Swan, raccontandoci il loro arrivo, il lavoro nelle bottega, le ambizioni e le aspirazioni di ciascuna di loro, trasformando quelle che potrebbero sembrare dei mostri in semplici ragazze desiderose di godersi la vita.
Ho trovato molto bella la loro caratterizzazione ed evoluzione e  le storie personali di ciascuna di loro, tanto da, un certo punto del romanzo, farmi cambiare idea.
Marguerite, Hazel e Aurora vengono descritte come streghe, creature del demonio, ma in realtà non erano altro che ragazze come altre, la cui unica colpa era la loro bellezza e il loro fascino. A trasformarle in mostri sono stati proprio gli abitanti di Sorrow, soprattutto per il fatto di averle odiate e diffamate anche dopo la loro morte.

La Ernshaw è riuscita ad intrecciare perfettamente le due storyline in modo tale che il lettore non si trovi mai a desiderare di saltare l'una o l'altra, mantenendo la tensione alta e sviluppandole in maniera coerente tra di loro.
Lo stesso sviluppo e caratterizzazione dei personaggi sono ottimi: ci si affeziona ai personaggi di Penny e Bo così come alle sorelle Swan, si empatizza con tutti loro e si segue l'evolversi delle vicende che li riguardano con il fiato sospeso.

Ho amato particolarmente questo romanzo per l'amosfera da brividi, i personaggi interessanti e l'aura di sovrannaturale che pervade ogni pagina, senza farci mancare delle importanti rivelazioni, soprattutto nel finale dolceamaro.

Se siete alla ricerca di una lettura per il prossimo Halloween allora vi consiglio di segnarvi "The Wicked Deep"!


Il mio voto:






sabato 7 luglio 2018

PROSSIMAMENTE: SPINNING SILVER - Naomi Novik

Poichè ricordo che molti di voi avevano apprezzato moltissimo "Cuore Oscuro", edizione italiana di "Uprooted", romanzo che io stessa ho amato tanto, sono felicissima di segnalarvi la pubblicazione (tra pochissimi giorni, ossia il 10 luglio) di un nuovo libro di Naomi Novik, "Spinning Silver".
Questa volta la talentuosa autrice ci racconterà la sua versione della favola di Rumpelstiltskin, con la quale sono certa riuscirà ancora una volta ad affascinarci!



SPINNING SILVER

Naomi Novik



Editore: Random House
Pagine: 466
Prezzo: 16,50 €
Data di uscita: 10 luglio

Trama: Miryem è la figlia e nipote di finanziatori, ma l'incapacità di suo padre di riscuotere i debiti ha trascinato la famiglia sull'orlo della povertà... fino a che Miryem decide di prendere in mano la situazione.
Indurendo il proprio cuore, la giovane donna parte per reclamare ciò che spetta e presto si fa una reputazione per riuscire a trasformare l'argento in oro.
Quando vantandosi sconsideratamente attira l'attenzione del Re degli Staryk, feroci creature che sembrano più fatte di ghiaccio che di carne, il destino di Miryem, e quello dei due regni, sarà per sempre compromesso.
Accettando una sfida impossibile da parte del Re senza nome, Miryem trascinerà nella sua rete una contadina, Wand, e l'infelice figlia del Signore locale, che complotta per dare in sposa sua figlia all'affascinante giovane zar.
Ma lo zar Mirnatius non è ciò che sembra. E i segreti che nasconde minacciano di consumare le terre umane e Staryk. 
Tormantata da scelte mortali, Miryem e le sue due alleate partono per un'impresa disperata che le porterà ai limiti del sacrificio, del potere e dell'amore.




mercoledì 4 luglio 2018

REVIEW: LEGENDARY - Stephanie Garber

 

 

LEGENDARY 

Stephanie Garber



https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/51fn27pXK6L._SX328_BO1,204,203,200_.jpgEditore: Flatiron
Pagine: 451
Prezzo: 13,95 €

Trama: un cuore da proteggere. Un debito da ripagare. Un gioco da vincere.

 Dopo essere stata risucchiata nel magico mondo di Caraval, Donatella Dragna è riuscita finalmente e a scappare da suo padre e salvare la sorella Scarlett da un disastroso matrimonio combinato. 
Le ragazze dovrebbero star festeggiando, ma Tella non è libera. Ha stretto un accordo disperato con un misterioso criminale e ciò che Tella gli deve nessuno mai è riuscito a dargli: il vero nome del Maestro di Caraval, Legend.
L'unica chance di scoprire l'identità di Legend è vincere Caraval, perciò Tella si butta nella competizione e sul cammino dell'assassino erede al trono. Caraval ha sempre richiesto coraggio, abilità e sacrificio. Ma adesso il gioco chiede di più. 
Se Tella non riuscirà a tenere fede alla propria promessa e consegnare il nome  di Legend, potrebbe perdere tutto ciò a cui tiene, anche la sua vita. Ma se vincerà, Legend e Caraval saranno distrutti per sempre.

Benvenuti, benvenuti a Caraval... il gioco è appena all'inizio.



La mia opinione: credo di non sbagliarmi nell'affermare che Stephanie Garber sia stata l'autrice rivelazione dello scorso anno per quasi tutti noi lettori. Con il suo "Caraval" era riuscità a trasportarci in una storia nella quale realtà e illusioni erano talmente intrecciate tra di loro da non riuscire più a distinguere l'una dalle altre.
Quest'anno la Garber è tornata per farci vivere una nuova avventura e riaprire il sipario sul Caraval,  questa volta raccontandoci la storia di Tella. Ricordate la sorella passionale ed impulsiva di Scarlet? Be', credetemi quando vi dico che la sua storia è più interessante di quello che avremmo potuto immaginare.

Aver salvato la sorella dal padre e dalla prospettiva di un infelice matrimonio combinato non è stato facile per Donatella, nè privo di un costo ancora da pagare. Per riuscire nel proprio intento, la ragazza è venuta a patti con un uomo pericoloso e misterioso che adesso vuole riscuotere ciò che gli era stato promesso: il vero nome di Legend.
Quasi a voler stuzzicare Tella, ciò che più le serve si rivela essere il premio del prossimo Caraval, che inizierà prima di quanto potesse immaginare!

Donatella si ritroverà a giocare una partita dall'esito potenzialmente mortale e questa volta scenderanno in campo anche degli esseri mitologici, quasi delle divinità che faranno di tutto per liberarsi dalla propria prigione e tornare a regnare sugli uomini mortali. 
Come se non bastasse, proprio dietro uno di loro si cela l'uomo misterioso che l'ha aiutata in passato e che adesso non ha intenzione di mollare la presa su di lei.
Le cose si faranno ancora più complicate quando il misterioso Dante inizierà a ricoprire un ruolo sempre più importante nella storia...

Con questo nuovo libro Stephanie Garber è riuscita a riportare sulle pagine la magia di Caraval, incupendo ancora di più l'atmosfera e trasformando la storia in un romanzo dalle tinte fosche. 
Ho apprezzato tantissimo questa svolta dark, quasi gotica, il trovarsi costantemente in bilico, ad un passo dal baratro, e in lotta con delle entità mistiche mosse dal desiderio di vendicarsi e riprendere la propria posizione di supremazia. Tutto questo ha fatto sì che "Legendary" non fosse una mera imitazione del primo volume, "Caraval", semmai una sua evoluzione.

Sempre presente è il dubbio instillato nella mente del lettore già in "Caraval": quello che accade durante il festival è veramente tutto un'illusione? Dove si trova il confine tra finzione e realtà? Quanto questo confine è labile?

In "Legendary" non si può fare a meno di essere assaliti, ancora una volta, da mille dubbi.
Gli stessi personaggi appaiono spesso ambigui e riuscire a capire se stiano interpretando o meno una parte è davvero difficile! Sia Dante sia un personaggio misterioso, del quale non voglio svelarvi l'identità, vi faranno impazzire per i mille dubbi, così come accade a Tella.
A proposito della protagonista, vorrei dire che, sebbene nello scorso volume non mi fosse molto simpatica, in questo libro è riuscita a farsi apprezzare moltissimo. Vi dirò, temevo che l'avrei odiata tutto il tempo e avrei rimpianto Scarlet, invece Donatella è un personaggio tutto da scoprire!
Se ve lo state chiedendo, anche i protagonisti del libro precedente tornano a farsi rivedere e la loro storia è tutt'altro che conclusa.

"Legendary" è un libro che mi ha affascinata e rapita, tuttavia non sarei onesta con voi se non vi dicessi che questa volta non assegnerò le cinque stelline piene.
Il motivo è semplicissimo: se "Caraval" era stato imprevedibile, purtroppo "Legendary" non lo è stato altrettanto. La rivelazione principale, ossia l'identità di Legend, non è stata per me sconvolgente poichè l'avevo indovinata con grande anticipo, seppur io non sia molto brava in queste cose.
Se c'è una cosa che manca a "Legendary" è proprio l'imprevedibilità che l'avrebbe reso un romanzo perfetto.

Nonostante questo, attendo con ansia il volume conclusivo, "Finale", la cui esistenza è stata per me un vero colpo di scena!



Il mio voto:







lunedì 25 giugno 2018

PROSSIMAMENTE: L'INCANTESIMO DELLA SPADA - Amy Harmon

Segnate questa data sul calendario perchè ho finalmente trovato una nuova pubblicazione delle nostre case editrici da segnalarvi!
Come avrete notato, negli ultimi mesi sono state veramente pochissime le nuove pubblicazioni che mi hanno fatta pensare "devo parlarne sul blog, tutti devono saperlo!".

Oggi, voglio segnaralvi un libro di Amy Harmon, autrice il cui nome è una garanzia, che ho letto diverso tempo fa e che troverete in libreria dal 5 luglio: "L'incantesimo della spada". 
Anche se solitamente quest'autrice scrive ya contemporanei, questa volta ci troviamo dinanzi a un fantasy che ho amato moltissimo, in quanto scritto molto bene, coinvolgente e non affato banale.
Si tratta del primo volume di una duologia, della quale ho letto già il secondo, che mi sento di consigliarvi caldamente, sono certa che conquisterà anche voi!



L'INCANTESIMO DELLA SPADA

Amy Harmon


Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: 12,00€
Data di uscita: 5 luglio 2018

Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell'ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell'avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l'unica magia rimasta potrebbe essere l'amore. Ma chi potrebbe mai amare... un uccellino?







lunedì 4 giugno 2018

RECENSIONE: IRON FLOWERS - Tracy Banghart



IRON FLOWERS 

Tracy Banghart


Editore: DeAgostini
Pagine: 382
Prezzo: 15,90 €

Trama: non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È così che entrambe si trovano prigioniere, l'una di una gabbia dorata e l'altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole.



La mia opinione: in tutti questi anni da lettrice e blogger avrei dovuto imparare a non creare nella mia testa aspettative troppo alte, soprattutto con quei libri che vengono presentati come il caso letterario dell'anno, il nuovo Hunger Games (e anche se il paragone non è stato fatto per questo libro, giuro che ho perso il conto di quante io abbia letto questa frase riferita a nuove pubblicazioni).
"Iron Flowers" prometteva bene, benissimo anzi, perciò mi sono immersa tra le sue pagine con grande entusiasmo, salvo poi restare sempre più delusa man mano che la lettura proseguiva.

Il libro di Tracy Banghart è ambientato in un mondo patriarcale, nel quale le donne sono creature sottomesse agli uomini e alle quali è impedito quasi tutto, anche leggere. 
Al centro della storia raccontata ci sono due sorelle, completamente diverse tra di loro: Serina è una giovane donna ubbidiente, determinata a diventare una delle Grazie dell'Erede e riscattare le sorti della propria famiglia; Nomi ha uno spirito ribelle, odia la società in cui vive, ma allo stesso tempo è decisa a lavorare sodo per il bene dei suoi cari.

Quando Serina viene scelta per partecipare alla selezione che decreterà chi saranno le nuove Grazie, sembra che tutto proceda secondo i piani. Lei è bellissima, come sempre, aggraziata, sottomessa, mentre Nomi cerca di ricoprire il suo ruolo di Ancella, per quanto le sia possibile, senza arrecare danno alla sorella.
Tuttavia, il temperamento di Nomi si risveglia quando si ritrova faccia a faccia con l'Erede e da quel momento tutto inizia a degenerare.

Nomi, non Serina, viene scelta a sorpresa per essere una delle tre Grazie dell'Erede, mentre la sorella viene relegata al ruolo di Ancella. 
Sembra però che il Fato abbia deciso di accanirsi  e un episodio fa sì che una delle due sorelle venga incriminata e portata via.
Da quel momento in poi ciascuna delle due dovrà adattarsi alla sua nuova vita, cercando di trarne il meglio.

Da adesso in poi potrebbe esserci qualche piccolo spoiler, perciò siete avvisati!

Di questo libro ho apprezzato una sola cosa: il world building. 
Soprattutto nella seconda parte, ci vengono date informazioni molto interessanti riguardo il mondo nel quale la storia è ambientata, permettendoci anche, attraverso un excursus storico, di capire come si è arrivati all'attuale assetto socio-politico. 

Tutto ciò che riguarda l'ambientazione mi è piaciuto molto, meno invece mi sono piaciute le due protagoniste. Le ho trovate un po' stereotipate, soprattutto in riferimento al personaggio di Serina e alla sua storyline, e devo ammettere anche che non sono state ben caratterizzate, si tratta di personaggi molto piatti ai quali mancano tutte quelle sfumature che avrebbero contribuito a renderle più verosimili.

Nomi, da ragazza forte e desiderosa di libertà, sembra indebolirsi nel corso della storia, facendo invece sempre più affidamento sul personaggio sbagliato. Se avete in passato letto un libro in particolare, del quale non farò il titolo per evitare di rovinarvi la lettura, sono certa che anche voi sarete in grado di smascherare la sua vera natura già a metà romanzo.

Molte delle cose che accadono ad entrambe erano facilmente prevedibili, soprattutto se siete persone che leggono tanto questo genere letterario, e ad un certo punto diventa un gioco da ragazzi prevedere gli eventi prima che abbiano luogo.

Mi dispiace dirlo, ma ho trovato "Iron Flowers" un libro scontato, prevedibile e per nulla entusiasmante, sebbene abbia comunque dei pregi, come l'ambientazione creata, lo stile dell'autrice, che ho trovato piacevole, e il messaggio fortemente femminista. 
Tuttavia non posso ignorare i difetti di questo romanzo, di conseguenza il mio voto è abbastanza basso. Un vero peccato perché questo libro aveva grandi potenzialità che non sono state sfruttate al meglio.


Il mio voto:







giovedì 10 maggio 2018

REVIEW: A COURT OF FROST AND STARLIGHT - Sarah J. Maas



A COURT OF FROST AND STARLIGHT
Sarah J. Maas


A Court of Frost and Starlight

Editore: Bloomsbury
Pagine: 272
Prezzo: 10,30 €


Trama: Feyre, Rhys e i loro compagni sono ancora impegnati nella ricostruzione della Night Court e del mondo al di fuori, profondamente cambiato. Ma il Solstizio d'Inverno, e la tregua duramente guadagnata , è finalmente vicino.
Eppure nemmeno l'atmosfera festiva può tenere lontana l'oscurità del passato. Mentre Feyre affronta il suo primo Solstizio d'Inverno come High Lady, scopre che quelli che le sono vicini hanno più ferite di quelle che avrebbe potuto immaginare... ferite che avranno impatto sul futuro della loro corte.






La mia opinione: eccoci come ogni anno a recensire un nuovo libro di Sarah J. Maas. Ormai siamo abituati (o almeno lo è chi legge i suoi libri in inglese) ad avere tra la mani un suo nuovo libro due volte l'anno.
Questa volta c'è stato un piccolo cambiamento, nel senso che sui nostri scaffali non arrivano né una novella né un romanzo vero e proprio, ma una via di mezzo tra le due cose.

Lo sappiamo, Sarah J. Maas non è brava nel trattenersi e scrivere poche pagine perciò, per prepararci alla prossima trilogia, eccoci con un volume di quasi 300 pagine che farà da ponte tra la trilogia ACOTAR e i libri previsti per i prossimi anni.

"A Court of Frost and Starlight" è l'ultimo volume che vede al centro le vicende di Feyre e Rhys, chiude quello che è stato un bel percorso fatto da questi due amatissimi personaggi, che tuttavia sicuramente faranno qualche comparsa nelle prossime storie. 
Per chiudere un capitolo così importante Sarah J. Maas ha deciso di regalarci una storia che sa di addio ma che al tempo stesso prospetta anche un nuovo inizio, tema più che coerente con l'evento attorno al quale ruota ACOFAS, ossia il Solstizio d'Inverno.

Quella che è la notte più lunga dell'anno viene festeggiata in tutta la Night Court e soprattutto a Velaris. Mai come prima si tratta di una festività che riunisce le famiglie o quel che resta di molte di loro dopo gli eventi del precedente volume.
Feyre può ritenersi fortunata, ha ancora accanto a se il suo compagno, una delle sue sorelle e la sua nuova famiglia. Certo, non sono tutte rose e fiori, anche lei deve fare i conti con le conseguenze della guerra e della vittoria raggiunta a caro prezzo, però c'è chi se la passa peggio di lei.

E qui apriamo due capitoli enormi e immagino che uno dei due creerà una nuova guerra all'interno del fandom: Nesta e Tamlin.

Partiamo da Nesta. 
Non è mai stata un personaggio facile, tutt'altro, e il suo carattere non l'ha resa particolarmente amabile, quella che era la sua personalità da umana è stata enfatizzata dalla trasformazione che ha subito, tant'è che la stessa Feyre non riesce in alcun modo ad avvicinarla.
Si è allontanata da tutti, isolandosi per cercare di trovare un senso a questa nuova vita. Una volta Feyre aveva detto che in Nesta ogni emozione era amplificata, lei sentiva "troppo" le emozioni, eppure adesso si ritrova a fare i conti con il problema opposto: Nesta non riesce più a provare niente.

Sembra che la trasformazione, la guerra, la morte del padre abbiano ucciso in lei ogni sentimento, ogni emozione per lasciare spazio solo al vuoto che ora cerca di riempire con una condotta a dir poco discutibile.
Frequenta le taverne peggiori, beve, gioca d'azzardo e torna in quella che è la sua nuova casa ogni sera con un fae diverso. 

Sapete qual è la cosa peggiore? Nesta è disorientata, si ritrova in un mondo che non è il suo, in un corpo che le è estraneo e sembrano essere tutti spaventati da lei. Eppure, per quante volte lei sbatta loro la porta in faccia, le sue sorelle dovrebbero fare qualcosa di più!
Le hanno dato spazio, ma dato che è evidente che la cosa non ha funzionato qualche sforzo in più da parte loro me lo sarei aspettato. 
L'unico che alla fine se ne frega di quella barriera che Nesta ha eretto tra lei e il resto del mondo è Cassian. Il fatto che lei non cerchi di staccargli la testa e gli permetta di accompagnarla, seppur non  facendo i salti dalla gioia, mi ha convinta definitivamente del fatto che, nonostante il suo atteggiamento e quelli che sono i messaggi che le sue azioni trasmettono, non vuole trascorrere l'eternità da sola e circondata dal vuoto.
Una cosa è rispettare i tempi e gli spazi altrui, un'altra è arrendersi e, mi dispiace dirlo, ma ho la netta impressione che Feyre ed Elain  abbiano gettato la spugna con lei. Anche ciò che accade nell'epilogo sono convinta sia frutto degli sforzi di Cassian per cambiare le cose e che Feyre abbia solo colto la palla al balzo. 
Di sicuro possiamo aspettarci che il prossimo libro abbia come protagonisti Nesta e Cassian e non vedo l'ora di leggerlo perché il percorso che la attende credo sarà molto interessante, soprattutto considerando la complessità del suo personaggio, uno tra i miei preferiti.

Passiamo ora a Tamlin e prendiamo tutti un grande respiro.
Sì, si è comportato da stronzo manipolatore e oppressivo. Sì, non ha aiutato Feyre quando ne aveva più bisogno. Sì, è sceso a patti con un mostro e ha preso delle decisioni terribili.
Non giustifico niente di tutto questo, sapete quanto io lo abbia criticato in passato e per tutto quello che ha fatto vorrei prenderlo ancora a schiaffi, ma è tempo di fermarci e analizzare chi è diventato  Tamlin.

Quando lo abbiamo conosciuto aveva già perso tutta la sua famiglia, uno dei suoi amici era stato praticamente torturato da Amarantha e ne avrebbe portato per sempre i segni indelebili, uno dei suoi uomini si era sacrificato per permettere a tutta la Spring Court di avere una possibilità di sconfiggere la maledizione, solo questo basterebbe per rendere chiunque pazzo.
Poi arriva Feyre e a un certo punto sembra che finalmente si sistemi tutto, peccato che Tamlin sarà costretto a guardarla impotente mentre Amarantha la tortura e cerca di ucciderla quasi riuscendo nell'impresa.

Da Sotto la Montagna Feyre e Tamlin escono cambiati ed entrambi devono fare i conti con quello che è successo. 

Tamlin sbaglia quando ignora il malessere di Feyre e non fa nulla per aiutarla, anzi la rinchiude in casa, peggiorando la situazione. Rhys ha praticamente salvato la vita di Feyre, ma entrambi hanno commesso delle leggerezze le cui conseguenze possono farmi riflettere solo a posteriori.
Quando riceve il biglietto da parte di Feyre, sapendo fino a quel momento che lei era analfabeta, cos'avrebbe dovuto pensare Tamlin? Ovviamente che Rhys, dopo averla portata via, stia cercando di convincerlo che lei sia andata con lui di sua spontanea volontà. Ragazzi, se trovassi un messaggio da parte di mia nonna, che è analfabeta, nemmeno Tom Hiddleston riuscirebbe a convincermi che lo ha scritto lei!

Vedete, in tutto quello che è successo tra Tamlin e Feyre ci sono tante cose alle quali non ho mai pensato perchè troppo arrabbia con lui. 

La reputazione della Night Court non era certo delle migliori , anzi, e nessuno al di fuori dei diretti interessati sapeva che in realtà si trattava di uno posti migliori nei quali vivere. Per quel che ne sapeva, Rhys poteva benissimo star torturando Feyre. Noi sapendo tutto quello che sappiamo potremmo solo ridere davanti alla sola idea, ma tant'è.
Tamlin cosa fa? L'ennesima cavolata alleandosi con quel mostro e tirando dentro a tutto quel casino anche Nesta ed Elain. Sì, siamo tutti d'accordo nell'incoronare Tamlin Re delle pessime decisioni.
Sappiamo tutti poi come abbia reagito quando ha visto Feyre e Rhys insieme, ma non possiamo nemmeno ignorare il fatto che almeno abbia dato un contributo per vincere contro Hybern e far tornare tra i vivi Rhys.

Detto tutto questo, il Tamlin di ACOFAS mi ha spezzato il cuore. Chiariamoci, qualche schiaffo glielo darei ancora volentieri, ma ritrovarlo sconfitto, praticamente morto dentro mi ha fatto male. Ho il cuore tenero, che ci volete fare, ma mi è dispiaciuto per lui: non ha più niente, nessuno, è circondato solo dal nulla e io pensandoci mi sento male per lui.
Quando Rhys va a fargli visita e si accorge che è tutto abbandonato, che non c'è nemmeno un accenno di vita in tutta la Spring Court, che non c'è alcuna barriera che gli impedisca di materializzarsi in casa di Tamlin e ucciderlo, be' lì sono rimasta inebetita a fissare le pagine.
Quel che è peggio è il fatto che tutto questo sia praticamente l'opposto di ciò che stiamo vedendo nella Night Court.

Per quanto Tamlin abbia sbagliato, per quanto io lo abbia odiato e abbia odiato le sue decisioni, alla fine, quando contava, ha cercare di fare la cosa giusta. 
Adesso che è tutto finito e le cose sono volte per il meglio, credo che il peso di tutto ciò che ha fatto e detto gli stia ricadendo addosso mettendolo di fronte a tutte le scelte sbagliate prese dal momento in cui ha incontrato Feyre.
Ha sbagliato ed è giusto che paghi, ma credetemi quando vi dico che forse ha sofferto a sufficienza e, cosa più importante, ha capito l'enormità dei suoi errori e questo mi basta.
Spero vivamente che la Maas ci dia la possibilità in futuro di vederlo ancora e, soprattutto, dia a lui la possibilità di riscattarsi e intraprendere un percorso che lo porti a cambiare e migliorare se stesso.

Affrontati i due argomenti che reputavo meritassero di essere trattati, voglio concludere dicendo che ACOFAS non è un capolavoro, avrei voluto vedere di più l'Inner Circle magari togliendo un pochino dello spazio che è stato dedicato al rapporto tra Feyre e l'arte perchè non vi nascondo che in quelle parti avrei voluto saltare qualche riga per vedere cosa sarebbe successo dopo.

Questa via di mezzo tra novella e romanzo non è una delle migliori creature di Sarah J. Maas, in alcuni punti l'ho trovato lento, ma offre tantissimi spunti di riflessione su alcuni personaggi e nell'epilogo prepara la strada per il prossimo romanzo che muoio dalla voglia di leggere!


Il mio voto:




venerdì 27 aprile 2018

RECENSIONE: HYPERVERSUM. IL CAVALIERE DEL TEMPO - Cecilia Randall



HYPERVERSUM. IL CAVALIERE DEL TEMPO
Cecilia Randall




Editore: Giunti
Pagine: 800
Prezzo: 9,90 €


Trama: sono passati tre anni dal momento in cui Ian e Daniel si sono salutati prendendo strade (e secoli) molto diversi tra loro. Di tanto in tanto, Daniel non può fare a meno di ritentare una partita con Hyperversum, nella speranza di incontrare nuovamente l'amico. Inaspettatamente, un giorno, riceve una misteriosa mail firmata Falco d'Argento, il soprannome con cui Ian è conosciuto nella sua vita medievale. Daniel è sconvolto: come è possibile? È ancora una volta il gioco che si intromette nelle loro vite? È realmente Ian, che ha trovato un nuovo varco nel tempo? O qualcuno si cela dietro le ali del Falco? E perché?





La mia opinione: com’è possibile che sia arrivata al termine di questa trilogia? 
Immagino che se avessi letto gli Hyperversum al tempo della loro pubblicazione, sarei andata in crisi d’astinenza. Per fortuna ho la possibilità di tornare dai personaggi rileggendo i libri incentrati sulla nuova generazione, ma non vi nascondo che provo ugualmente quel tipico senso di abbandono che mi assale ogni volta che ho finito di leggere un libro particolarmente amato.

Avrete quindi già capito quale sarà il tono di questa recensione, vero?

Il cavaliere del tempo” è un libro nel quale ho ritrovato il senso di avventura che avevo già apprezzato nei precedenti volumi, ma devo dirvi che Cecilia Randall ha trovato anche il modo di far soffrire me e uno dei personaggi, ma non vi dirò chi!

In questa nuova avventura Daniel e Ian fanno un grande progresso con il gioco, finalmente sembrano aver trovato il modo di controllarlo ed usarlo a loro piacimento. C’è solo una possibilità che non avevano tenuto in conto: cosa succederebbe se, nel momento in cui si apre il passaggio spazio – temporale, al gioco fosse connesso un altro giocatore da un’altra postazione.
Vi dico io cosa significa: guai grossi!

Se al tempo del primo “viaggio” i nostri beniamini, o la maggior parte di loro, si trovavano ad affrontare quella spaventosa situazione insieme, il povero Ty Hamilton si ritrova catapultato nel Medioevo senza sapere come o perché e, soprattutto, senza conoscere nessuno.
Il tempo affinché Ian e Daniel capiscano la situazione è sufficiente perché Ty si metta nei guai, e toccherà al conte di Ponthieu e al suo fidato uomo tirarcelo fuori.

Il cavaliere del tempo” è una conclusione perfetta per questa trilogia. Ci regala nuove avventure, ci permette di viverle insieme a tutti i personaggi che abbiamo conosciuto e amato, tenendoci con il fiato sospeso fino alla fine.
La cosa che amo delle storie di Cecilia Randall è che sono sempre imprevedibili: le sue avventure sono coinvolgenti, dal ritmo incalzante, ricche di imprevisti che poi si risolvono, certo, ma sempre in modo inaspettato!
È sempre un piacere essere coinvolti nelle avventure di Ian e Daniel, cercare di trovare la soluzione migliore ai loro problemi e fare il tifo per loro.

In questo volume torniamo ancora una volta in Francia, dopo la breve parentesi a Dunchester in Inghilterra dello scorso volume, e questo ci permette di incontrare di nuovo e più a lungo i compagni d’arme di Ian. 
Leggere delle dinamiche che si sviluppano tra i diversi personaggi è così affascinante!

Per fortuna avremo anche modo di ritrovare le nostre vecchie conoscenze inglesi, cosa della quale sono stata felicissima dato che sapete quanto mi piaccia il personaggio di Geoffrey Martewall.

La parte finale del romanzo, archiviata la lunga parentesi d’avventura, mi ha fatta soffrire tantissimo. Sapevo che prima o poi una cosa del genere sarebbe capitata, ma non so perché immaginavo che si sarebbe risolto tutto in fretta e magicamente. Invece no, ci tocca soffrire,per un po’ almeno, prima di ritornare a sorridere.

Ho amato profondamente questa trilogia e quest’ultimo volume in particolare, racchiude tutto ciò che amo nei romanzi e la maestria di Cecilia Randall ci ha regalato delle storie e dei personaggi che porteremo sempre nel cuore.


Il mio voto: 





lunedì 23 aprile 2018

RECENSIONE: HYPERVERSUM. IL FALCO E IL LEONE - Cecilia Randall



HYPERVERSUM. IL FALCO E IL LEONE
Cecilia Randall




Editore: Giunti
Pagine: 688
Prezzo: 9,90 €

Trama: a due anni di distanza dal primo viaggio e dopo molti vani tentativi, Hyperversum trasporta nuovamente Ian e Daniel nel XIII secolo. Per riabbracciare l'amata Isabeau e vedere la nascita del suo primogenito, Ian si trova coinvolto nella ribellione dei baroni inglesi contro Giovanni Senza Terra. Daniel cerca di tornare nel suo tempo, ma rimane imprigionato suo malgrado nel 1215, tra le grinfie del nemico giurato di Ian: Geoffrey Martewall, barone di Dunchester.







La mia opinione: complice l'assenza di impegni particolarmente gravosi, finalmente posso ricominciare a leggere con tranquillità e senza sensi di colpa per star sottraendo tempo allo studio.

Quale occasione migliore, quindi, per poter finalmente tuffarmi nel Medioevo e vivere nuove avventure in compagnia di Ian e Daniel, i protagonisti della serie Hyperversum? 
Se avete mai avuto l'occasione di vedere i tre libri di questa serie sapete benissimo che sono molto voluminosi, perciò è meglio avere del tempo libero a disposizione per dedicarsi alla lettura.

Il primo volume, "Hyperversum", mi era piaciuto tantissimo per il mix tra romanzo storico, d'avventura e d'amore, cosa che mi aveva spinta ad acquistare immediatamente i due sequel.
Leggere "Il Falco e il Leone" è stato come ritrovare degli amici dopo tantissimo tempo, che poi è proprio quello che succederà a Daniel e Ian!

Dopo essere stati costretti a ritornare nel mondo moderno per salvare la vita del famoso Falco d'Argento, Hyperversum decide di giocare l'ennesimo brutto scherzo ai due amici, impedendo loro di tornare nel Medioevo. 
Se per Daniel il mancato funzionamento del passaggio nel tempo non è fonte di particolari problemi, diverso è il discorso per Ian: separato dall'adorata moglie Isabeau, in attesa del loro primo figlio, cerca di soffocare il dolore per la separazione forzata immergendosi nel lavoro, senza comunque smettere di cercare di tornare dalla sua nuova famiglia.
Ma Hyperversum, si sa, sembra avere una propria volontà e sarà solo lui a decidere quando ricominciare a funzionare come macchina del tempo, solo che ci metterà più di due anni per decidersi a mettere fine ai tormenti di Ian.

Certo però, sarebbe tutto fin troppo semplice se Jean Marc de Ponthieu riuscisse a tornare a casa subito, senza imprevisti, vero? E infatti il destino riserva ancora molte sorprese e avventure per il nostro conte cadetto e il suo fedele amico.

In questo romanzo ci sposteremo in Inghilterra, avremo modo di assistere alla nascita della rivolta dei baroni inglesi contro Giovanni Senzaterra e ritroveremo un personaggio già noto, Geoffrey Martewall!
Sì, lo so, siete già pronti a inveire contro di lui e prenderlo a sberle, vi capisco, ma posso assicurarvi che Cecilia è stata bravissima nell'approfondire il suo personaggio, caratterizzarlo a dovere e farci scoprire un Martewall che, personalmente, non mi aspettavo.

Lo sviluppo dei personaggi è uno dei tanti punti forti de "Il Falco e il Leone", credo che proprio questo abbia dato una marcia in più e  maggiore spessore alla storia. Tutti i personaggi sono cambiati, a modo loro, senza tuttavia tradire la propria identità o distorcerla.

Un altro punto di forza è il ritmo della narrazione, sempre più serrato e incalzante, che fa sì che il lettore divori avidamente le pagine. Niente tempi morti in questo volume, ma tanta azione e tanti colpi di scena dal principio fino alla fine!

Trovo che Cecilia sia riuscita, con "Il Falco e il Leone", a fare un salto di qualità migliorando quello che avevamo già amato in "Hyperversum", offrendoci un nuovo punto di vista per quanto riguarda personaggi già conosciuti e giudicati troppo frettolosamente, ma anche una nuova ambientazione, trattando una parte di storia che si svolge parallelamente alle vicende francesi alle quali eravamo abituati.

Se avete amato il primo volume, vi assicuro che "Il Falco e il Leone" riuscirà a sorprendervi ancora!




Il mio voto: