giovedì 10 maggio 2018

REVIEW: A COURT OF FROST AND STARLIGHT - Sarah J. Maas



A COURT OF FROST AND STARLIGHT
Sarah J. Maas


A Court of Frost and Starlight

Editore: Bloomsbury
Pagine: 272
Prezzo: 10,30 €


Trama: Feyre, Rhys e i loro compagni sono ancora impegnati nella ricostruzione della Night Court e del mondo al di fuori, profondamente cambiato. Ma il Solstizio d'Inverno, e la tregua duramente guadagnata , è finalmente vicino.
Eppure nemmeno l'atmosfera festiva può tenere lontana l'oscurità del passato. Mentre Feyre affronta il suo primo Solstizio d'Inverno come High Lady, scopre che quelli che le sono vicini hanno più ferite di quelle che avrebbe potuto immaginare... ferite che avranno impatto sul futuro della loro corte.






La mia opinione: eccoci come ogni anno a recensire un nuovo libro di Sarah J. Maas. Ormai siamo abituati (o almeno lo è chi legge i suoi libri in inglese) ad avere tra la mani un suo nuovo libro due volte l'anno.
Questa volta c'è stato un piccolo cambiamento, nel senso che sui nostri scaffali non arrivano né una novella né un romanzo vero e proprio, ma una via di mezzo tra le due cose.

Lo sappiamo, Sarah J. Maas non è brava nel trattenersi e scrivere poche pagine perciò, per prepararci alla prossima trilogia, eccoci con un volume di quasi 300 pagine che farà da ponte tra la trilogia ACOTAR e i libri previsti per i prossimi anni.

"A Court of Frost and Starlight" è l'ultimo volume che vede al centro le vicende di Feyre e Rhys, chiude quello che è stato un bel percorso fatto da questi due amatissimi personaggi, che tuttavia sicuramente faranno qualche comparsa nelle prossime storie. 
Per chiudere un capitolo così importante Sarah J. Maas ha deciso di regalarci una storia che sa di addio ma che al tempo stesso prospetta anche un nuovo inizio, tema più che coerente con l'evento attorno al quale ruota ACOFAS, ossia il Solstizio d'Inverno.

Quella che è la notte più lunga dell'anno viene festeggiata in tutta la Night Court e soprattutto a Velaris. Mai come prima si tratta di una festività che riunisce le famiglie o quel che resta di molte di loro dopo gli eventi del precedente volume.
Feyre può ritenersi fortunata, ha ancora accanto a se il suo compagno, una delle sue sorelle e la sua nuova famiglia. Certo, non sono tutte rose e fiori, anche lei deve fare i conti con le conseguenze della guerra e della vittoria raggiunta a caro prezzo, però c'è chi se la passa peggio di lei.

E qui apriamo due capitoli enormi e immagino che uno dei due creerà una nuova guerra all'interno del fandom: Nesta e Tamlin.

Partiamo da Nesta. 
Non è mai stata un personaggio facile, tutt'altro, e il suo carattere non l'ha resa particolarmente amabile, quella che era la sua personalità da umana è stata enfatizzata dalla trasformazione che ha subito, tant'è che la stessa Feyre non riesce in alcun modo ad avvicinarla.
Si è allontanata da tutti, isolandosi per cercare di trovare un senso a questa nuova vita. Una volta Feyre aveva detto che in Nesta ogni emozione era amplificata, lei sentiva "troppo" le emozioni, eppure adesso si ritrova a fare i conti con il problema opposto: Nesta non riesce più a provare niente.

Sembra che la trasformazione, la guerra, la morte del padre abbiano ucciso in lei ogni sentimento, ogni emozione per lasciare spazio solo al vuoto che ora cerca di riempire con una condotta a dir poco discutibile.
Frequenta le taverne peggiori, beve, gioca d'azzardo e torna in quella che è la sua nuova casa ogni sera con un fae diverso. 

Sapete qual è la cosa peggiore? Nesta è disorientata, si ritrova in un mondo che non è il suo, in un corpo che le è estraneo e sembrano essere tutti spaventati da lei. Eppure, per quante volte lei sbatta loro la porta in faccia, le sue sorelle dovrebbero fare qualcosa di più!
Le hanno dato spazio, ma dato che è evidente che la cosa non ha funzionato qualche sforzo in più da parte loro me lo sarei aspettato. 
L'unico che alla fine se ne frega di quella barriera che Nesta ha eretto tra lei e il resto del mondo è Cassian. Il fatto che lei non cerchi di staccargli la testa e gli permetta di accompagnarla, seppur non  facendo i salti dalla gioia, mi ha convinta definitivamente del fatto che, nonostante il suo atteggiamento e quelli che sono i messaggi che le sue azioni trasmettono, non vuole trascorrere l'eternità da sola e circondata dal vuoto.
Una cosa è rispettare i tempi e gli spazi altrui, un'altra è arrendersi e, mi dispiace dirlo, ma ho la netta impressione che Feyre ed Elain  abbiano gettato la spugna con lei. Anche ciò che accade nell'epilogo sono convinta sia frutto degli sforzi di Cassian per cambiare le cose e che Feyre abbia solo colto la palla al balzo. 
Di sicuro possiamo aspettarci che il prossimo libro abbia come protagonisti Nesta e Cassian e non vedo l'ora di leggerlo perché il percorso che la attende credo sarà molto interessante, soprattutto considerando la complessità del suo personaggio, uno tra i miei preferiti.

Passiamo ora a Tamlin e prendiamo tutti un grande respiro.
Sì, si è comportato da stronzo manipolatore e oppressivo. Sì, non ha aiutato Feyre quando ne aveva più bisogno. Sì, è sceso a patti con un mostro e ha preso delle decisioni terribili.
Non giustifico niente di tutto questo, sapete quanto io lo abbia criticato in passato e per tutto quello che ha fatto vorrei prenderlo ancora a schiaffi, ma è tempo di fermarci e analizzare chi è diventato  Tamlin.

Quando lo abbiamo conosciuto aveva già perso tutta la sua famiglia, uno dei suoi amici era stato praticamente torturato da Amarantha e ne avrebbe portato per sempre i segni indelebili, uno dei suoi uomini si era sacrificato per permettere a tutta la Spring Court di avere una possibilità di sconfiggere la maledizione, solo questo basterebbe per rendere chiunque pazzo.
Poi arriva Feyre e a un certo punto sembra che finalmente si sistemi tutto, peccato che Tamlin sarà costretto a guardarla impotente mentre Amarantha la tortura e cerca di ucciderla quasi riuscendo nell'impresa.

Da Sotto la Montagna Feyre e Tamlin escono cambiati ed entrambi devono fare i conti con quello che è successo. 

Tamlin sbaglia quando ignora il malessere di Feyre e non fa nulla per aiutarla, anzi la rinchiude in casa, peggiorando la situazione. Rhys ha praticamente salvato la vita di Feyre, ma entrambi hanno commesso delle leggerezze le cui conseguenze possono farmi riflettere solo a posteriori.
Quando riceve il biglietto da parte di Feyre, sapendo fino a quel momento che lei era analfabeta, cos'avrebbe dovuto pensare Tamlin? Ovviamente che Rhys, dopo averla portata via, stia cercando di convincerlo che lei sia andata con lui di sua spontanea volontà. Ragazzi, se trovassi un messaggio da parte di mia nonna, che è analfabeta, nemmeno Tom Hiddleston riuscirebbe a convincermi che lo ha scritto lei!

Vedete, in tutto quello che è successo tra Tamlin e Feyre ci sono tante cose alle quali non ho mai pensato perchè troppo arrabbia con lui. 

La reputazione della Night Court non era certo delle migliori , anzi, e nessuno al di fuori dei diretti interessati sapeva che in realtà si trattava di uno posti migliori nei quali vivere. Per quel che ne sapeva, Rhys poteva benissimo star torturando Feyre. Noi sapendo tutto quello che sappiamo potremmo solo ridere davanti alla sola idea, ma tant'è.
Tamlin cosa fa? L'ennesima cavolata alleandosi con quel mostro e tirando dentro a tutto quel casino anche Nesta ed Elain. Sì, siamo tutti d'accordo nell'incoronare Tamlin Re delle pessime decisioni.
Sappiamo tutti poi come abbia reagito quando ha visto Feyre e Rhys insieme, ma non possiamo nemmeno ignorare il fatto che almeno abbia dato un contributo per vincere contro Hybern e far tornare tra i vivi Rhys.

Detto tutto questo, il Tamlin di ACOFAS mi ha spezzato il cuore. Chiariamoci, qualche schiaffo glielo darei ancora volentieri, ma ritrovarlo sconfitto, praticamente morto dentro mi ha fatto male. Ho il cuore tenero, che ci volete fare, ma mi è dispiaciuto per lui: non ha più niente, nessuno, è circondato solo dal nulla e io pensandoci mi sento male per lui.
Quando Rhys va a fargli visita e si accorge che è tutto abbandonato, che non c'è nemmeno un accenno di vita in tutta la Spring Court, che non c'è alcuna barriera che gli impedisca di materializzarsi in casa di Tamlin e ucciderlo, be' lì sono rimasta inebetita a fissare le pagine.
Quel che è peggio è il fatto che tutto questo sia praticamente l'opposto di ciò che stiamo vedendo nella Night Court.

Per quanto Tamlin abbia sbagliato, per quanto io lo abbia odiato e abbia odiato le sue decisioni, alla fine, quando contava, ha cercare di fare la cosa giusta. 
Adesso che è tutto finito e le cose sono volte per il meglio, credo che il peso di tutto ciò che ha fatto e detto gli stia ricadendo addosso mettendolo di fronte a tutte le scelte sbagliate prese dal momento in cui ha incontrato Feyre.
Ha sbagliato ed è giusto che paghi, ma credetemi quando vi dico che forse ha sofferto a sufficienza e, cosa più importante, ha capito l'enormità dei suoi errori e questo mi basta.
Spero vivamente che la Maas ci dia la possibilità in futuro di vederlo ancora e, soprattutto, dia a lui la possibilità di riscattarsi e intraprendere un percorso che lo porti a cambiare e migliorare se stesso.

Affrontati i due argomenti che reputavo meritassero di essere trattati, voglio concludere dicendo che ACOFAS non è un capolavoro, avrei voluto vedere di più l'Inner Circle magari togliendo un pochino dello spazio che è stato dedicato al rapporto tra Feyre e l'arte perchè non vi nascondo che in quelle parti avrei voluto saltare qualche riga per vedere cosa sarebbe successo dopo.

Questa via di mezzo tra novella e romanzo non è una delle migliori creature di Sarah J. Maas, in alcuni punti l'ho trovato lento, ma offre tantissimi spunti di riflessione su alcuni personaggi e nell'epilogo prepara la strada per il prossimo romanzo che muoio dalla voglia di leggere!


Il mio voto:




3 commenti:

  1. Ho finito da poco ACOWAR e l'ho adorato!Non nutro grandissime aspettative per ACOFAS, ma lo leggerò comunque al più presto ^^

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    1. Di ACOFAS la parte più importante per poterci agganciare alla prossima trilogia è solo l'epilogo. XD
      Per il resto ci sono cose belline, ma anche tante altre che avrebbero potuto cancellare, prima su tutte la famosa scena del muro della quale avrei fatto volentieri a meno.
      Sarebbe potuta essere una novella? Sì, anzi pensandoci avrei preferito qualcosa di più breve focalizzato solo su Nesta, Cassian, Lucien e Tamlin. Feyre e Rhys hanno fatto il loro corso ormai, è giusto lasciarli andare.

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  2. Ciao! Sai per caso se verrà pubblicato in italiano? Se si quando? Grazie in anticipo, ti leggo sempre :)

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