lunedì 3 dicembre 2018

REVIEW: KINGDOM OF ASH - Sarah J. Maas

 

KINGDOM OF ASH

Sarah J. Maas


Editore: Bloomsbury
Pagine: 992
Prezzo: 10,93 €

Trama: il viaggio di Aelin Galathynius da schiava ad assassina a Regina giunge al termine mentre la guerra imperversa in tutto il suo mondo. Ha rischiato tutto per salvare la sua gente, ma ad un prezzo altissimo. Rinchiusa in una bara di ferro dalla Regina dei Fae, Aelin deve trovare la forza di sopportare mesi di torture. La consapevolezza che cedere a Maeve condannerebbe le persone che ama le impedisce di spezzarsi, ma la sua risoluzione si sgretola giorno dopo giorno.
Con Aelin imprigionata, Aedion e Lysandra sono l'ultima linea di difesa di Terrasen. Ma anche i molti alleati che sono riusciti a radunare potrebbero non essere abbastanza per proteggere il regno contro le orde di Erawan.
Sparsi nel continente e gareggiando contro il tempo, Chaol, Manon e Dorian devono forgiare i propri sentieri per far sì che i loro destini si incontrino.
Aldilà del mare Rowan è alla ricerca della moglie e regina, prima che sia perduta per sempre.
Alcuni legami diverranno più profondi, altri verranno recisi per sempre, ma mentre i fili del destino alla fine si intrecciano, tutti dovranno combattere per la salvezza e un mondo migliore.



La mia opinione: eccomi qui, un mese dopo aver terminato la lettura, a scrivere finalmente una recensione per "Kingdom of Ash". 
Vi starete chiedendo come mai io abbia rimandato tanto a lungo. La risposta è semplice: ho passato gli ultimi cinque anni ad attendere l'uscita annuale del nuovo libro di questa serie, scrivere la recensione dell'ultimo volume significa chiudere definitivamente un capitolo importante.
La serie di Sarah J. Maas è stata un viaggio incredibile che noi lettori abbiamo avuto il privilegio di compiere con l'autrice e la protagonista, realizzare che è giunto al termine riempie noi lettori di lunga data di malinconia e tristezza.

Sarà molto difficile non fare alcuno spoiler, ma vedrò di riuscirci perchè non voglio assolutamente rovinare la lettura a nessuno di voi, poichè reputo "Kingdom of Ash" la degna conclusione di una serie epica!

Partiamo subito ricordando dove eravamo rimasti: Aelin è prigioniera di Maeve, lontana da tutti coloro che ama e che non smettono di cercarla; Dorian è partito con Manon e le Tredici, alla ricerca delle Crochan; Aedion si trova a nord, con Lysandra, cercando di tenere insieme i pezzi di un regno che rischia di disfarsi sotto i colpi del nemico; Chaol, con Yrene, sta attraversando il mare portando con sè nuove e vitali informazioni e alleati potenti. Siamo alle porte di uno scontro decisivo che deciderà le sorti di tutta Erilea e dei suoi abitanti.

Come avrete potuto intuire, la trama è molto intricata e questo ha richiesto l'utilizzo di diversi PoV per seguire tutte le storyline. Ci sono così tanti personaggi rilevanti che gestirli deve essere stata una vera e propria sfida per Sarah J. Maas, soprattutto per far sì che le strade da loro percorse si ricongiungessero al momento giusto. 

Ammetto di avere qualche perplessità riguardo le tempistiche dei viaggi che hanno interessato tre delle quattro storyline principali e come queste si incastrino con i tempi della quarta, da questo punto di vista le cose non sono proprio chiarissime, penso che per far quadrare tutto ci sarebbe stato bisogno di un lavoro lungo anni, un tempo che tutti noi fan non eravamo certo disposti ad accettare.
Credo che questa sia l'unica debolezza dell'intero romanzo e sono certa di non essere stata l'unica a notarla. Tuttavia, ha rovinto l'esperienza della lettura? No, almeno per quanto mi riguarda sono riuscita a godermi tutto il romanzo.
Si tratta di un piccolo difetto dinanzi al quale non mi sono soffermata più di tanto e sapete perchè? "Kingdom of Ash" ha dimostrato con quanta precisione Sarah J. Maas ha creato ogni altro minimo particolare in tutta la serie!

In quest'ultimo libro riceviamo finalmente le risposte a tutte le domande che ci siamo posti nel corso dei sette romanzi precedenti, risposte che mi hanno fatto capire che nulla è mai stato lasciato al caso e che l'autrice aveva chiaro fin da subito ogni dettaglio. Penso che non sia una cosa da poco e che dimostri il livello di maturità raggiunto come scrittrice dalla Maas; leggendo i suoi libri si è testimoni dell'evoluzione e della crescita di un'autrice che è amata oggi in tutto il mondo.

Passando ai personaggi, devo dirmi molto soddisfatta nel complesso: molti di loro sono maturati sotto più punti di vista, divenendo più sicuri, accettando il proprio ruolo ed essendo parte attiva della storia generale.
Aelin è finalmente diventata la regina che era nata per essere, ha riconquistato la sua posizione e le sue terre con il sangue e la sofferenza, sacrificando una parte di sè. Ah, se solo ripenso all'assassina piegata ma non spezzata del primo libro! 
Vi avverto, tutta la parte iniziale del libro è pura sofferenza, non credo di aver mai odiato così tanto Maeve quanto in quei capitoli.
Anche Dorian ha avuto il suo bel daffare, in viaggio con le Tredici, ed è stato soddisfacente vederlo crescere e comportarsi come un Re. Una parte del suo viaggio ci ha dimostrato anche quanto sia intelligente e scaltro, insomma Dorian non è solo un bel faccino e Manon se ne è resa conto prima di noi.
Che piacere poi ritrovare Chaol. In "Tower of Dawn" lo avevo amato tantissimo e devo dire che in questo libro non mi ha affatto delusa. Il suo percorso di crescita era giunto al culmine già nel volume precedente, ma trovo che sia comunque riuscito a migliorarsi.

Se stessi qui a parlarvi di tutti i personaggi non finiremmo più, perciò vorrei solo esprimere il mio apprezzamento per Elide, che in quanto a determinazione e forza di volontà non è seconda a nessuno; Fenrys, che ha tenuto insieme i pezzi di Aelin quando più ne aveva bisogno anche se lui stesso stava andando in frantumi; Rowan, che non si è mai arreso e ha attraversato interi continenti per la sua Regina; Aedion, che pur essendosi spesso comportato da stronzo, ha fatto sì che la resistenza reggesse abbastanza a lungo; Manon, che ha accettato la propria idenità e ha lottato per unire i clan.

Avrei solo due piccole domande: dove diavolo è stato Vaughan in tutto questo tempo e quando ha intezione di tornare alla civiltà? Hollin e la Regina sono ancora in qualche tenuta sperduta a darsi alla bella vita mentre il mondo è andato in pezzi ed è stato ricostruito?

Prima di concludere, vorrei fare ancora qualche piccola osservazione: sono particolarmente ossessionata io o anche altri che hanno letto il libro hanno trovato delle similitudini tra le battaglie di "Kingdom of Ash" e quelle de "Il Signore degli Anelli". Credo siano un omaggio dell'autrice ad un pilastro della letteratura fantasy, ma non mi ha dato particolarmente fastidio ritrovare una pseudo-battaglia del Fosso di Helm e una cosa molto simile alla cavalcata dei Rohirrim, la cosa mi ha fatto semplicemente sorridere.
Devo inoltre dire che mi è piaciuto moltissimo il modo in cui la Maas ha gestito tutte le parti riguardanti le battaglie e i combattimenti. Trovo che sia difficilissimo scrivere senza annoiare il lettore, riempiendo le pagine di unitili particolari e tecnicismi. In "Kingdom of Ash" le battaglie scorrono fluide e sono molto piacevoli da leggere!

Bene, credo di essere giunta al termine delle mie riflessioni. Non vi nascondo che sono triste perchè sto ponendo la parola fine ad una storia che mi è entrata nel cuore, con dei personaggi che non dimenticherò mai. Certo, ci saranno altri libri di Sarah J. Maas di cui parlarvi, ma è ugualmente difficile chiudere questo bellissimo capitolo della mia storia di lettrice e blogger.
Grazie Sarah J. Maas.

Il mio voto: