venerdì 7 novembre 2014

Recensione: Tutta la luce che non vediamo - Anthony Doerr

Tutta la luce che non vediamo 

Anthony Doerr

http://static.lafeltrinelli.it/static/images-1/l/515/5715515.jpgEditore: Rizzoli
Pagine: 530
Prezzo: 19,00
Trama: è il 1934, a Parigi, quando a Marie-Laure, una bambina di sei anni con i capelli rossi e il viso pieno di lentiggini, viene diagnosticata una malattia degenerativa: sarà cieca per il resto della vita. Ne ha dodici quando i nazisti occupano la città, costringendo lei e il padre a trovare rifugio tra le mura di Saint-Malo, nella casa vicino al mare del prozio. Attraverso le imposte azzurre sempre chiuse, perché così impone la guerra, le arriva fragorosa l’eco delle onde che sbattono contro i bastioni. Qui, Marie-Laure dovrà imparare a sopravvivere a un nuovo tipo di buio. In quello stesso anno, in un orfanotrofio della Germania nazista vive Werner, un ragazzino con i capelli candidi come la neve e una curiosità esuberante per il mondo. Quando per caso mette le mani su una vecchia radio, scopre di avere un talento naturale per costruire e riparare questi strumenti di fondamentale importanza per le tattiche di guerra, un dono che si trasformerà nel suo lasciapassare per accedere all’accademia della Gioventù hitleriana, e poi partire in missione per localizzare i partigiani.
Sempre più conscio del costo in vite umane del suo operato, Werner si addentra nel cuore del conflitto. Due mesi dopo il D-Day che ha liberato la Francia, ma non ancora la cittadina fortificata di Saint-Malo, i destini opposti di Werner e Marie-Laure convergono e si sfiorano in una limpida bolla di luce.
Lirico, potente, malinconico, squarciato da improvvise speranze, il romanzo di Doerr è un ponte gettato oltre lo smarrimento che accomuna tutti, una delicata partitura che ci sussurra come, contro ogni avversità, viviamo alla ricerca di un gesto luminoso che ci avvicini agli altri.




La mia opinione: ho desiderato leggere questo libro per così tanti mesi e il giorno in cui ho finalmente acquistato l'ebook in inglese ho saputo della pubblicazione italiana! Ma ormai era fatta, non aveva senso aspettare e comprarlo di nuovo in italiano, perciò mi sono armata del mio fidato ereader e mi sono gettata in questa lettura!

Da amante dei romanzi storici non potevo che apprezzare il romanzo in sè, ma ciò che in realtà mi è entrato nel cuore sono stati i personaggi. Non intendo solo i protagonisti, ai quali non si può non affezionarsi, ma proprio tutti i personaggi che l'autore ci svela pian piano, un pezzettino per volta.

L'ambientazione è la Francia degli anni della seconda Guerra Mondiale, un territorio che subisce cambiamenti giorno dopo giorno e centimetro dopo centimetro, metro dopo metro viene occupato.

Per tenere la figlia al sicuro, il custode del Museo di Storia Naturale di Parigi decide di trasferirsi immediatamente dallo zio nella piccola Saint Melo, in Britannia. Marie Laure, a causa di una malattia degenerativa è ormai cieca, anche se la sua forza d'animo è un fuoco che mai smetterà di ardere per tutta la storia. E' un personaggio affascinante e complesso, che mi ha stregata fin da subito, catturandomi ogni volta che riappariva nel corso della narrazione.

L'altro personaggio principale è un ragazzino tedesco, Werner, mingherlino, dai capelli quasi bianchi tanto sono chiari e con un'intelligenza stupefascente! Proprio le sue capacità saranno il suo lasciapassare per sfuggire al proprio destino di minatore, portandolo lontano dall'orfanotrofio e dalla sorella. Un grande sacrificio, certo, ma la sua unica possibilità di non morire come suo padre.

E poi ci sono tanti altri personaggi che costellano tutta la storia, come lo zio Etienne, forse un po' fuori di testa ma che saprà prendersi cura della nipotina quando necessario, oppure l'enigmatico Volkheimer, o ancora gli abitanti di Saint-Melo... insomma, tutti quelli che fanno la loro comparsa nel libro hanno un ruolo più o meno importante, nessuno escluso!

Se inizialmente le storie dei due giovani protagonisti sembrano completamente separate, più si va avanti e più capiamo il disegno generale tracciato da Doerr. Il tutto è reso ancora più interessante dalla scelta narrativa dell'autore di dividere il romanzo in diverse parti spezzando ogni volta il filo narrativo e saltando in avanti o indietro nel tempo. 
Sebbene si possa pensare che questa decisione possa infastidire il lettore, io l'ho trovato un espediente per accrescere l'aspettativa e rendere la lettura movimentata e mai noiosa.
Inoltre,c'è anche un piccolo mistero da risolvere, un fil rouge che fin dall'inizio guida il lettore attraverso le vicende e che finisce per unire Marie Laure e Werner.

Avrete già capito che questo libro mi è piaciuto moltissimo e devo dire che tutte le mie aspettative sono state ampiamente ripagate. 
E' stato doloroso alla fine dover lasciare i personaggi, dirgli addio, e penso che questo sia stato il segnale definitivo di quanto questo romanzo abbia saputo conquistarmi, con la sua delicatezza quasi l'intera storia fosse stata sussurrata all'orecchio per poi mettere radici profonde nel mio cuore.



Il mio voto: