venerdì 8 febbraio 2013

Recensione: Roma 42 d.C Cuore Nemico - Adele Vieri Castellano

Roma 42 d.C - Cuore Nemico
Adele Vieri Castellano

Editore: Leggereditore
Pagine: 437
Prezzo: 10,00 €

Trama: il legato Marco Quinto Rufo, uomo di estrema forza e coraggio, è di stanza a Mogontiacum, ultimo avamposto dell'Impero Romano in terra germanica; a lui il compito di asservire la tribù dei chatti. Dopo una drammatica battaglia, il suo amico e compagno fraterno, Quinto Decio Aquilato, riesce a fare prigionieri i due principi, Ishold e suo fratello Raganhar. Ora che i nemici sembrano essere domati, un pericolo ancora più insidioso incombe su Aquilato, qualcosa che lui non avrebbe mai pensato di affrontare... Inizia così un amore impossibile tra un guerriero valoroso e una donna forte e caparbia divisi dai confini degli uomini ma non da quelli del cuore.


La mia opinione: datemi un romance, possibilmente storico, e mi farete felice! Inutile dirvelo, tanto lo sapete già!
Una volta espressi un desiderio, proprio al termine di una recensione: vedere pubblicati più romance storici ambientati nell'antica Roma.
 
A distanza di un paio di anni sono stata accontentata: prima "Roma 40 d.C.", poi "Roma 42 d.C", il mio regalo si chiama Adele Vieri Castellano.
E' lei la vera stella del romance italiano, con un talento impressionante, la capacità di catapultarti tra le pagine dei suoi libri e in un mondo del quale oggi non ci restano altro che rovine. 
Se la scorsa estate siamo state tutte contagiate dalla Rufite acuta, quest'inverno abbiamo l'Aquilite, molto più che una banale influenza perchè resterete senza parole per giorni, perse ancora nel 42 d.C, beandovi della presenza dei personaggi cui ha dato vita Adele.

Il primo luogo che conoscerete sarà la Germania, selvaggia e libera proprio come i chatti, popolo barbaro sottomesso alla forza della grande Roma, e i suoi principi Raganhar e Ishold. Proprio con quest'ultima dovrà vedersela Aquilato, il batavo dai capelli d'oro, costretto a riacciuffare la principessa per portarla con il fratello come ostaggi a Roma. 
Questi due fanno scintille insieme, si stuzzicano, si studiano a vicenda e imparano a conoscersi. L'aggressività di lei, la sua diffidenza, vengono mitigati dalla gentilezza di lui, si completano a vicenda, si migliorano l'un l'altro. Un rapporto, il loro, che matura nel tempo e che pian piano trasforma i sentimenti, fino a quando l'amore nasce nei loro cuori e nemmeno loro sanno come o quando sia accaduto. La bellezza della loro storia sta nel lento procedere, nella graduale evoluzione che va di pari passo con la narrazione.

Se i protagonisti sono sorprendenti non sono da meno gli altri personaggi che definire secondari sarebbe errato. Ognuno ha la propria parte nella storia, la propria importanza: Valerio Massimo Messalla, che ha perso la donna amata e compie gesti sconsiderati per mettere a tacere e soffocare il dolore, Raganhar, un principe che ha perso tutto e a cui rimane solo il proprio orgoglio e la propria tenacia. 
Chi l'avrebbe mai immaginato che il romano e il barbaro sarebbero riusciti a capirsi così bene, divenendo amici? La reciproca comprensione sta alla basa di un rapporto d'amicizia inusuale, ma che è destinato a perdurare e rafforzarsi.
Non è mancata nemmeno la presenza di Rufo, splendido protagonista insieme a Livia del primo volume, le cui apparizioni, seppur sporadiche, sono molto intense.

Non mancano gli intrighi e i tradimenti, molto diffusi all'epoca, che contribuiscono ad arricchire la trama e a renderla più interessante e verosimile, aggiungendo un pizzico di suspence.

Quando dico che leggendo i libri di Adele Vieri Castellano sembra di stare guardando un film non scherzo affatto, provare per credere!!! Con il suo stile curato nei minimi dettagli, l'attenzione minuziosa alla ricostruzione storica, vi guiderà in una storia indimenticabile, che vi farà sospirare di nostalgia dopo averla terminata.


Il mio voto:






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