The Winner's Crime
Marie Rutkoski
Pagine: 406
Prezzo: 10,68 €
Trama: il fidanzamento di Lady Kestrel con il principe ereditario di Valoria merita una grande celebrazione: balli ed esibizioni, fuochi d'artificio e festeggiamenti. Ma per Kestrel tutto questo rappresenta una gabbia che ha costruito con le sue mani. Agendo come spia all'interno della corte imperiale, vive e respira inganni e non può confidare in nessuno, anche se desidera fortemente poterlo fare...
Mentre Arin combatte per sottrarre la libertà del suo popolo dalle mani del nemico, sospetta che Kestrel sappia più di quanto sia disposta a rivelare.
Mentre Kestrel si avvicina a svelare un segreto sconvolgente, potrebbe non essere un pugnale nell'oscurità a ferirlo, ma la verità.
Bugie verranno svelate, e Kestrel e Arin impareranno quanto i loro crimini costeranno loro in questo secondo libro della trilogia.
La mia opinione: Alzi la mano chi di voi ha mai avuto
paura di leggere il secondo libro di una trilogia!
No, non siamo pazzi, semplicemente
esiste quella che noi chiamiamo "sindrome del libro di mezzo":
fin troppo spesso, il secondo libro rappresenta una sorta di ponte
tra l'inizio e la conclusione di una storia, non riuscendo ad
emozionare come il primo volume, soprattutto se questo era notevole.
Se avete letto la mia recensione di
"The Winner's Kiss" (altrimenti correte a leggerla qui), allora saprete quanto io sia pazza di quel libro. Lo ammetto, avevo
una paura tremenda che il secondo libro non fosse all'altezza, ma
tutti continuavano a dirmi che era stupendo, che dovevo leggerlo
subito. In quel momento ho fatto una follia e ho comprato anche il
terzo volume, così, tanto per aumentare le probabilità di
arrabbiatura nel caso durante la lettura di "The Winner's Crime"
avessi avuto voglia di buttare il libro fuori dalla finestra. Sono un
genio, lo so.
Per fortuna, potete tirare un sospiro
di sollievo, la Rutkoski ha fatto centro ancora una volta!
La prima cosa che mi sono chiesta,
leggendo il titolo, è stata "Crimine? Un attimo, niente
panico... Non sappiamo ancora chi si macchierà di questo crimine,
stiamo calme". Dato che in questi libri non si va per il sottile
quando si parla di punire i crimini, mi è venuta subito l'ansia. In
effetti, pensandoci ora, facevo proprio bene.
Se il primo libro mi aveva trasmesso
tanta forza ed energia, "The Winner's Crime" è riuscito a
farmi provare pagina dopo pagina lo stesso senso di oppressione di
Kestrel.
Dopo essersi sacrificata per salvare
Herran e il suo popolo, vendendo se stessa all'imperatore, Kestrel
vive in una gabbia d'oro dove ogni suo gesto è analizzato al
microscopio dall'Imperatore in attesa che venga celebrato il
matrimonio con il Principe Verex.
Insoddisfatto di quest'ultimo,
ritenendolo debole, l'Imperatore ha individuato in Kestrel la persona
perfetta alla quale un giorno affidare l'Impero.
Come se tutto questo non bastasse,
anche le persone a lei più care sembrano tenersi a distanza e il
senso di isolamento non fa che crescere.
Jess non è più quella di
prima, non dopo l'avvelenamento ad opera degli Herrani, Ronan la odia
per avergli preferito uno schiavo, suo padre è partito per il fronte
orientale e Arin cerca in tutti i modi di non avere più nessun
contatto con lei, non quando alla libertà e al suo amore ha preferito
l'Impero di Valoria e il futuro titolo di Imperatrice.
Tutti loro sono stati in qualche modo
feriti da Kestrel, ma tutto quello che ha fatto è sempre e solo
servito a proteggerli e ad aiutarli, mai per se stessa, mai per
l'Impero.
Tuttavia quella che è più ferita di
tutti è proprio Kestrel che ora non vede nessuna via d'uscita, ma
non per questo è disposta a tenere la testa bassa.
Inizia così a tessere una fragile rete
d'intrighi a palazzo per cercare di capire cosa stia veramente
accadendo, perché l'Imperatore non può veramente aver concesso
l'indipendenza a Herran. E così infatti è: sta conducendo una
guerra su due fronti, ma se una avviene alla luce del sole, l'altra
si sta svolgendo nel più assoluto silenzio.
La cosa che ho amato di più di questo
libro è stata la valanga di emozioni che mi hanno travolta nel corso
della lettura, ho percepito la frustrazione e la rabbia di Arin, il
senso di tradimento di Jess, l'iniziale impotenza di Kestrel e la sua
successiva presa di coscienza.
Se all'inizio Kestrel è una
protagonista passiva, con il passare dei capitoli la vediamo
riappropriarsi della propria forza e determinazione, ribellandosi in
silenzio.
Alla fine del libro, la punizione per
il crimine menzionato nel titolo mi ha lasciata senza parole: mai
avrei pensato che le cose sarebbero andate così e soprattutto che un personaggio che finora avevo voluto difendere scegliesse di tradire a questo modo.
Spero solo che
nell'ultimo libro l'Imperatore abbia ciò che si merita, magari anche
per mano di Verex, un personaggio che racchiude in se più di quanto
voglia lasciar vedere e che spero mi dia grandi soddisfazioni.
Sono stata felicissima di ritrovare
tutto ciò che mi aveva appassionata nel primo volume, adeguandolo
però alla trama e ai cambiamenti che hanno interessato i personaggi.
Ancora una volta Marie Rutoski è
riuscita a far vivere dei personaggi che bucano la pagina, le cui
avventure e storie ti rapiscono fin dal primo capitolo.
Ora sono pronta per il gran finale!
Il mio voto:
*-* aaaww Recensione!!!!
RispondiEliminaL'imperatore deve fare una brutta fine, è davvero odioso e subdolo!!
Kestrel e Arin mi strappano sempre il cuore riducendolo a pezzettini con le loro incomprensioni, ma li adoro immensamente e spero nel lieto fine <3
Insomma, questa serie è meravigliosa e non posso che essere d'accordo con te su tutto ciò che hai scritto! *w*
Ciao!
RispondiEliminaLa tua recensione mi ha incuriosito tantissimo! Cercherò di recuperare il primo al più presto!