giovedì 31 ottobre 2013

Recensione: La bambina che salvava i libri - Markus Zusak

La bambina che salvava i libri

Markus Zusak


http://www.inmondadori.it/img/La-bambina-che-salvava-i-libri-Markus-Zusak/ea978886061371/BL/BL/01/NZO/?tit=La+bambina+che+salvava+i+libri&aut=Markus+ZusakEditore: Sperling & Kupfer
Pagine: 563
Prezzo: 11,50

Trama: fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.


La mia opinione: affermare che questo libro mi è entrato nel cuore non è affatto un'esagerazione, credetemi. Quando ho finito di leggerlo, ieri sera, sono rimasta per un bel po' senza parole, faticavo addirittura ad addormentarmi. Tutto questo perchè "La bambina che salvava i libri" è una storia che non potrete fare a meno di amare.

Liesel è una bambina che è stata appena affidata ad una famiglia che possa prendersi cura di lei, perchè nella Germania  nazista come può una ragazzina sopravvivere senza l'amore di una famiglia?
La morte del fratellino, durante il viaggio verso la casa degli Hubermann, la tormenterà nei giorni e nelle notti passate nella Himmelstrasse. Che nome curioso per una strada, non trovate? Via del Paradiso, per una via che tutto può essere fuorchè il paradiso stesso.
Eppure è proprio lì che Liesel conoscerà l'amore e l'amicizia, la gioia delle piccole cose e la sofferenza più profonda.

Questa però non è solo la storia di Liesel, ma quella di un'intero popolo che abbiamo forse un po' tutti disprezzato studiando la storia. "La bambina che salvava i libri" ci apre gli occhi su quella che era la vita per i tedeschi, una vita fatta di sottomissione, sofferenza e paura.

La paura. Gli abitanti del numero 33 della Himmelstrasse l'hanno provata per giorni e giorni, tormentati da una sola preoccupazione: Max.
Ex pugile, Max Vandenburg è un ebreo in cerca di un rifugio. La sua ultima speranza è l'uomo che è stato accanto a suo padre in guerra, che ha riportato a casa la sua fisarmonica e che ha offerto aiuto e conforto alla sua famiglia. 
Quando si presenta alla porta di Hans Hubermann, Max è stremato. Eppure nessuno, neppure l'irascibile Rosa, ha il minimo dubbio sul da farsi: la cantina viene riorganizzata in fretta e furia per ospitare Max e tenerlo lontano dal pericolo.

Tra il ragazzo e Liesel s'instaura, giorno dopo giorno, una profonda amicizia, fatta di piccoli gesti e parole. Quando Max si ammala, la ragazzina gli porta 13 regali, tutti dei piccoli oggetti trovati per strada, ma che per l'ebreo diventano un piccolo tesoro.
In cambio lui le regala una storia, fatta di parole e disegni, scritta con il cuore.

E come dimenticare Rudy? Quel ragazzino dai capelli giallo limone, un po' folle ed estremamente leale nei confronti di Liesel. Il suo migliore amico, il suo compagno di giochi e di furti.
Che si tratti di cibo o di libri, Rudy non la lascia mai sola. Il loro rapporto mi ha profondamente emozionata, fatta sorridere e piangere.

Ogni personaggio è protagonista a suo modo, ognuno racconta la sua storia, tutti legati da un unico elemento, la piccola ladra di libri. 

La scelta dell'autore di utilizzare due narratori differenti mi è piaciuta molto, soprattutto perchè uno dei due è la Morte. Inizialmente ero un po' confusa, tuttavia posso dirvi che vedere molte cose attraverso i suoi occhi (o meglio, le sue parole) è stato interessante.
Più di una volta si viene messi al corrente del destino di uno dei personaggi, ma trovo che questo non rovini affatto la lettura. Tutti questi piccoli spoiler vi faranno osservare con occhi diversi l'intera storia.

Ci sono tante cose che vorrei dirvi su questo libro, così tante che mi mancano le parole per esprimere ciò che ho provato durante tutta la lettura, ma credo che il modo migliore per voi di comprendere sia leggere questo libro.
Prima di chiudere, voglio dire un'ultima cosa: le vere protagoniste del libro sono le parole, capaci di unire le persone e salvare loro la vita...
Capirete cosa intendo dire, credetemi.



Il mio voto: 








3 commenti:

  1. Mi è appena arrivato questo libro, non vedo l'ora di leggerlo!!!!! *__*
    Spero mi piacerà tanto quanto è piaciuto a te! ^.^

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    1. Ahhhh, che bello!!!!!
      Poi ti stalkero su twitter per sapere cosa ne pensi! xD

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