Dopo la pioggia
Charles Martin
Pagine: 414
Prezzo: 17,60 €
Trama: Tyler Steele, Texas ranger di terza generazione, è uno degli ultimi
esemplari di una razza in via di estinzione, un cowboy moderno che vive
in un mondo alieno dal suo senso della giustizia e dal suo istinto a
proteggere a ogni costo gli indifesi. Un uomo tutto d’un pezzo,
completamente assorbito dal suo lavoro, al punto da non aver capito
quanto la moglie Andie avesse bisogno di lui, non solo del suo amore, ma
anche della sua presenza. E adesso che lei se n’è andata, forse perduta
per sempre, tocca a lui crescere il figlio Brodie, consolarlo per
l’assenza della madre, cercare di mandare avanti il ranch per il quale
si è indebitato e rimettere insieme i cocci della sua vita. L’incontro
con Samantha e la piccola Hope, una madre e una figlia in fuga da una
situazione che sembra senza vie d’uscita, cambia ancora una volta le
carte in tavola. Sono in pericolo, disperate, sole, sono due
sconosciute, ma hanno bisogno di aiuto e Ty le proteggerà: è la cosa che
sa fare meglio. E a mano a mano che si conoscono, Tyler capisce che per
diventare l’uomo di cui Samantha e Hope hanno bisogno deve imparare a
riconoscere e a confrontarsi con le proprie debolezze…
La mia opinione: se dovessi descrivere questo libro con un solo aggettivo, be' allora sceglierei "crudo". Badate bene, non è che vi siano scene cruente, semplicemente l'ho scelto perchè l'autore non si fa problemi a "sbattere" in faccia al lettore la realtà. A volte dimentichiamo quanto male possa essere lì fuori, anche solo appena fuori dalla nostra porta, e ci illudiamo che la vita sia perfetta e priva di dolori. Charles Martin ha aperto un baule e ne ha estratto alcuni dei problemi che fanno parte, ahimè, della vite di molte persone, e ne ha tirato fuori tante storie che s'intrecciano tra loro per poi confluire in una sola.
Tyler è un moderno cowboy, un eroe romantico dei giorni nostri che ha sacrificato tutto quello che aveva per proteggere i più deboli e combattere il male. Tuttavia, il prezzo da pagare è stato molto alto: la moglie, Andie, portata al limite da tutta questa situazione, ha cominciato a reagire sperperando tutto il patrimonio di famiglia e assumendo dosi massicce di farmaci. Quando Tyler la ritrova riversa sul pavimento, dopo che aveva ingoiato novanta pillole, capisce quanto sia stato cieco a non accorgersi del dolore e della sofferenza della moglie, e che adesso è troppo tardi.
Con un figlio da crescere e un matrimonio ormai naufragato, Cowboy conduce ormai una vita ritirata nel proprio ranch, allevando mucche e cercando di non farsi schiacciare dai debiti di Andie.
Tyler è un uomo che trovare in carne ed ossa sarebbe molto, molto difficile: leale, coraggioso e altruista. In poche parole, un vero e proprio Cowboy dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi.
Il suo istinto altruista si risveglia, ancora una volta, quando incontra Sam e sua figlia Hope ad una stazione di servizio. Le due sono sporche, disperate e in fuga da qualcosa, o qualcuno, di molto pericoloso. Dopo tutto quello che hanno passato, Tyler è per loro un uomo quasi troppo bello per essere vero, perciò fidarsi di lui diventa un processo lungo e fatto di piccoli passi, soprattutto per la piccola Hope.
Charles Martin, come già vi accennavo inizialmente, ha creato un bel mix, riuscendo a trattare abilmente argomenti molto spinosi, come ad esempio quello dello stupro. La cosa che più mi ha colpita, e che poi è quella che mi è piaciuta più di tutte, è l'analisi che ne fa dal punto di vista di Hope. Trovo sia molto difficile riuscirci così bene e devo dire che, molte volte, alcune affermazioni della piccola mi hanno fatta parecchio riflettere.
Lo stile delll'autore è fluido e scorrevole, senza essere però scarno, e rende la lettura accattivante e molto piacevole. Ha saputo mostrare il lato più umano di ogni suo personaggio, portandone alla luce anche le debolezze.
Se c'è una critica che mi sento di muovere, è questa: ad un certo punto mi è parso che Sam, dopo tutto quello che aveva passato, sia arrivata a fidarsi di uno sconosciuto fin troppo in fretta.
A parte quest'unico difetto, il libro mi è piaciuto davvero molto ed è riuscito anche a farmi riflettere.
Il mio voto:
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