Black Friars. L'ordine della Croce
Virginia de Winter
Pagine: 528
Prezzo: 18,00 €
Trama: Eloise Wess è alle prese con il misterioso ritrovamento di uno scheletro
di un giovane ragazzo, la cui identità è ignota, e questa volta non
potrà ricorrere ai suoi poteri di evocatrice ma solo alle sue conoscenze
mediche. Dalle indagini emerge a poco a poco un'oscura e inquietante
verità: le ossa rinvenute sono solo il coperchio di un vaso di Pandora
che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale; segreti di
personaggi potenti disposti a tutto pur di mantenerli tali. In Aldenor
intanto il re Fabian Vambenberg è gravemente ferito, e il suo erede
Axel, fidanzato di Eloise, è costretto a tornare lasciando sola Eloise
in questa che si preannuncia come la missione più rischiosa della sua
vita. Un mistero irrisolto, una città dai mille segreti, l'ultimo
viaggio nel mondo di Black Friars.
La mia opinione: ritrovarsi a concludere una serie alla quale si è profondamente affezionati non può che lasciare un profondo senso di perdita e di vuoto. Quella di Black Friars vorrei che si prolungasse ancora per molti anni e voglio che queste cinquecento pagine non saranno le ultime (nel mio cuore la speranza è una fiamma che non si spegnerà facilmente).
In "Black Friars. L'ordine della Croce" si entra subito nel vivo degli avvenimenti: il fragile equilibrio che permetteva alla tregua con le Creature del Presidio di continuare a resistere, sembra ora destinato a rompersi. Le Creature premono per uscire al di fuori dei vincoli loro imposti e qualcuno sta trattando con loro per far sì che ciò accada.
Tutto questo mette in pericolo la vita di Sophie Blackmore, ultima discendente della sua casata, la cui autorità non viene più riconosciuta dai temibili esseri che, diciotto anni prima, hanno ucciso la sua famiglia.
Il mistero intorno alle circostanze della loro morte, durante la Rivolta, sembra ancora ammantarle come una fitta coltre, tuttavia è solo questione di tempo prima che quei segreti incofessabili vengano riportati in superficie.
Delle strane scatole, vecchi carillion che sembrano non produrre alcun suono e con dalle statuine inquietantemente somiglianti a delle persone defunte da tempo, diventano un insolito mezzo per far chiarezza su molti assassini, compreso uno che ha segnato profondamente le vite dei ragazzi Vandemberg.
Sono tante le cose che accadono in questo libro, i misteri da risolvere, le molteplici battaglie da affrontare, non manca nemmeno l'amore, quello che ti fa sospirare e pregare ffinchè un giorno ti sia data la possibilità di poterlo sperimentare in prima persona.
Virginia ha saputo creare un equilibrio perfetto tra l'azione e i sentimenti, è maturata molto nello stile, trovando una via di mezzo tra quello più ricco ed elaborato de "L'ordine della Spada" e quello più fluido e snello dei libri seguenti. Anche quel tocco di arguto sarcasmo, che avevamo già avuto modo di conoscere, arricchisce la narrazione creando non pochi momenti durante i quali vi farete qualche bella risata.
Ho amato tutto di questo libro, i suoi personaggi ai quali sono profondamente affezionata, le atmosfere più cupe delle precedenti, il velo di mistero che finalmente viene sollevato per rivelare a noi lettori e agli stessi personaggi la verità su quanto accaduto negli ultimi decenni.
L'epilogo è una squisita chiusura, che mette una parola fine alle vicende fino ad ora narrate, ma che apre a nuovi scenari che, spero con tutto il cuore, di poter leggere in futuro.
Mi sento di ringraziare Virginia perchè ancora una volta è riuscita a farmi emozionare dandomi la possibilità tornare in quei luoghi da lei creati, in compagnia di personaggi così ben descritti da sembrare essere fatti di carne e ossa, per vivere ancora una volta una splendida avventura tra le strade della Vecchia Capitale.
Il mio voto:
Questo libro è meraviglioso, come l'intera saga! Però ho il dubbio di non aver capito bene una cosa... alla fine chi è stato a scatenare il Presidio durante la Rivolta? Solo Clarisse ne aveva il potere perchè unica Evocator, ma lo ha fatto per scatenarlo contro De Plessy?
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