lunedì 13 maggio 2013

Recensione: La bambina dagli occhi di cielo - Barbara Mutch


La bambina dagli occhi di cielo 

Barbara  Mutch

 

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivzK6VuShScrtHwaVlTkGtQafmtt_hCCsDdq4pu6dlwWWrX6ZmI7U8YAW-f9PP3_B7XFV9mypl08yZXUBS0SDuv094fQLnEkLPy0arvWw9f3ISOjNpUwiDohoCgMH5kNUhLlQSzy-MdTiL/s1600/MUTCH-La+bambina+con+gli%252320B384.jpgEditore: Corbaccio
Pagine: 460
Prezzo: 16,40 €
Trama: Cathleen Harrington lascia l'Irlanda nel 1919 e si trasferisce in Sudafrica per sposare l'uomo che ama ma che non vede da cinque anni. Isolata e straniata in un ambiente così diverso da quello a cui era abituata, trova conforto nel suo diario e nell'amicizia con la governante e con sua figlia Ada. In lei trova quell'amore e quella comprensione che né il marito né la propria figlia sembrano poterle offrire. Sotto la guida di Cathleen, Ada diventa un'abile pianista e una lettrice vorace, anche di quel diario che Cathleen tiene gelosamente nascosto. E quando, suo malgrado, Ada tradirà la fiducia di Cathleen e sarà costretta ad abbandonarne la casa, Cathleen farà di tutto per riavvicinarsi a lei nel nome di un'amicizia che oltrepassa il tempo, i rancori, lo status sociale.



La mia opinione: sono molto felice di aver letto questo libro, sono sempre alla ricerca di romanzi che emozionino e allo stesso tempo trattino argomenti dei quali è raro leggere.  

Il legame sul quale questo libro si sofferma maggiormente è l'amicizia, quella indissolubile, che va al di là del colore della pelle e sa superare le avversità. L'amicizia tra Mrs Cath e Ada è il filo conduttore dell'intero libro e cresce con la stessa protagonista.

Ada è la figlia della governante di una famiglia di bianchi, è nata a Cradock House e sente profondamente di essere parte della casa e di quella famiglia, sebbene la società, e anche alcuni membri della famiglia stessa, non la ritengano tale. Tuttavia, tra la padrona di casa e la bambina nasce subito un legame speciale, suggellato dalla musica e dal pianoforte. 

Madam si accorge subito che Ada è molto intelligente ed ha un grande talento, per questo cerca di insegnarle tutto quello che sa,  vorrebbe anche poterla iscriverla nella stessa scuola dei figli, venendo però ostacolata da tutti i problemi che ne nascerebbero.

Così Ada cresce e impara all'interno di quella casa, sebbene la madre cerchi sempre di ricordarle che, per quanto Madam possa trattarla come una figlia, non farà mai veramente parte della famiglia.

Col passare degli anni si consolida anche un altro rapporto, quello tra Ada e il signorino Phil. Non solo, tra di loro nasce anche qualcosa di più, un amore dalla delicatezza infinita, quasi impalpabile, così tanto che alla stessa Ada ci vorranno degli anni per divenirne consapevole. L'innocenza e la purezza di quest'amore mi ha molto emozionata.

Eppure la società non è ancora pronta per una cosa del genere, le divisioni sono troppo profonde e radicate, sia dall'una che dall'altra parte, per poter permettere a due ragazzi dal diverso colore della pelle anche solo di tenersi per mano.

Altro punto cardine dell'intero romanzo è la divione della popolazione del sud Africa, che erige barriere invalicabili e provoca dolore e morte. Attraverso la storia di Ada, l'autrice riesce a raccontarci la storia di un intero paese mostrandoci l'una e l'altra faccia della medaglia.
Leggiamo dei bianchi che impongono divieti assurdi a esseri umani che di diverso hanno solo il colore della pelle, ma anche di questi ultimi che, in nome della propria battaglia, non esitano a scagliarsi contro i propri simili.

Quando il signor Edward, marito di Madam, si approfitta dell'innocenza di Ada, anche lei diventa improvvisamente un nemico per il proprio popolo. Non può stare dalla parte dei bianchi, che preferiscono non vedere e far finta che lei e la sua bambina non esistano, ma nemmeno da quella dei neri che la considerano una traditrice.

Comincia così un cammino fatto di sofferenza e incertezza per Ada, che deve difendere la propria bambina dalla pelle troppo pallida e dagli occhi del colore del cielo, che si trova nel mezzo tra due culture e che non può essere parte né dell'una né dell'altra.

L'autrice non ci risparmia eventi funesti, morti improvvise e dolorose, non ha paura di raccontare di un passato fatto di ingiustizie e di lotte per la rivendicazione dei propri diritti.

"La bambina dagli occhi di cielo" è un romanzo che ci racconta con delicatezza e ingenuità, la stessa della protagonista, la storia di una donna  e delle sue battaglie, portando alla nostra attenzione un tema socio-culturale ancora molto attuale e di grande importanza.


Il mio voto:







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