sabato 11 luglio 2020

RECENSIONE: ECHI IN TEMPESTA - Christelle Dabos


ECHI IN TEMPESTA
Christelle Dabos

Editore: edizioni e/o
Pagine: 576
Prezzo: 16,50 €

Trama: Ofelia e Thorn affrontano un universo colmo di allegorie e di realtà interiori profonde, di orizzonti antichi e di sentimenti nuovi, fino a scovare la verità che da sempre è nascosta dietro lo specchio. Crollati gli ultimi muri della diffidenza, Ofelia e Thorn si amano ormai appassionatamente. Tuttavia non possono farlo alla luce del sole: la loro unione deve infatti rimanere nascosta perché possano continuare a indagare di concerto sull'indecifrabile codice di Dio e sulla misteriosa figura dell'Altro, l'essere di cui non si conosce l'aspetto, ma il cui potere devastante continua a far crollare interi pezzi di arche precipitando nel vuoto migliaia di innocenti. Come trovare l'Altro, senza sapere nemmeno com'è fatto? Più uniti che mai, ma impegnati su piste diverse, Ofelia e Thorn approderanno all'osservatorio delle Deviazioni, un istituto avvolto dal segreto più assoluto e gestito da una setta di scienziati mistici in cui, dietro la facciata di una filantropica clinica psichiatrica, si cela un laboratorio dove vengono condotti esperimenti disumani e terrificanti. E lì che si recheranno i due, lì scopriranno le verità che cercano e da lì proveranno a fermare i crolli e a riportare il mondo in equilibrio.


La mia opinione: eccoci giunti alla fine di un lungo viaggio durante il quale abbiamo visitato luoghi straordinari, vissuto avventure rocambolesche e conosciuto personaggi che avranno per sempre un posto speciale nel nostro cuore.

"Echi in Tempesta", l'ultimo volume della serie "L'Attraversaspecchi" di Christelle Dabos, ci conduce, attraverso un vortice di eventi, verso le risposte ad ogni nostra domanda: come impedire a Dio di distruggere il mondo? Chi è l'Altro? Cosa sta causando i crolli che stanno portando via porzioni sempre maggiori delle Arche? E soprattutto, qual è il ruolo di Ofelia in tutto questo?

L'unico modo per trovare le risposte è riuscire a scoprire dove si trova la Cornucopia e per fare questo Ofelia e Thorn dovranno ancora una volta celarsi dietro un fragile manto di bugie e false identità per indagare proprio in quello che sembra essere l'occhio del ciclone.

Se già nel libro precedente la Dabos aveva imposto un cambio di passo nella narrazione, in "Echi in Tempesta" gli eventi si fanno ancora più incalzanti, tramutandosi in una vera e propria corsa contro il tempo, un susseguirsi di misteri e investigazione che mi hanno tenuta incollata alla pagine.

In quest'ultimo volume non c'è nemmeno un istante di noia, la mente del lettore è in continuo movimento, alla ricerca della risoluzione degli enigmi che pongono ancora una volta Ofelia nei guai. Dico sul serio, bisogna avere un talento speciale per mettersi nei guai nel giro di meno di cento pagine e Ofelia è decisamente dotata di quel talento!

Personalmente ho amato con tutto il cuore la trama di questo libro, il fatto che ci abbia condotti ancora una volta alla scoperta di luoghi incredibili e ricchi di fascino, la sensazione di essere perennemente con il fiato sospeso; "Echi in Tempesta" è un libro che coinvolge il lettore, che lo trascina all'interno delle sue pagine.
Ci si sente un po' come Ofelia quando attraversa gli specchi e questa è una caratteristica che ho apprezzato e amato fin dal primo volume.

Tutti sanno che sono davvero pessima quando si tratta di risolvere dei misteri, però posso assicurarvi che le risposte che otterrete alla fine del libro lasceranno anche voi a bocca aperta!

Ovviamente non mi sono dimenticata dei personaggi, anzi trovo che siano uno dei punti di forza di tutta la serie. Lasciatemi dire una cosa: pochi scrittori sono in grado di creare, caratterizzare e far crescere i propri personaggi come Christelle Dabos.
Se ripenso a Ofelia e Thorn, a com'erano in "Fidanzanti dell'Inverno" e al loro percorso di crescita, a quanto siano cambiati e maturati insieme, allora non posso che alzarmi in piedi e fare un applauso all'autrice.
I progressi fatti da entrambi come singoli individui, il loro modo di porsi con il mondo, con quella sicurezza data dall'aver finalmente preso coscienza di sé, e soprattutto il modo di relazionarsi l'uno con l'altra sono una delle cose che ho maggiormente apprezzato in tutti e quattro i libri.
Molto spesso ci troviamo di fronte a personaggi piatti e statici, ma non è affatto questo il caso: sia Ofelia che Thorn sono ricchi di sfumature, di "zone grigie", e più li si conosce più acquisiscono profondità.
Trovo che in "Echi in Tempesta" siamo finalmente riusciti a vedere i veri Thorn e Ofelia, liberi finalmente delle loro paure, insicurezze e ossessioni.
Ovviamente non sono da meno anche tutti gli altri personaggi che in questo volume abbiamo visto forse un po' meno, ma in fondo è giusto così, quest'ultimo volume era tutto per i nostri due protagonisti, per permettere loro di giungere alla conclusione di un percorso intrapreso quattro libri prima.

E parlando di conclusione, vorrei dire che quel finale così dolce amaro mi ha lasciata interdetta: è una chiusura ma allo stesso tempo non lo è, ci lascia intendere quello che accadrà ma che non potremo leggere sulle pagine, permettendo ad ognuno di noi di dare un'interpretazione personale alle ultime pagine.
La mia prima reazione è stata di rifiuto, volevo a tutti i costi una chiusura definitiva, ma riflettendoci credo che questo sia il finale giusto, permette a tutti noi di continuare a far vivere i personaggi di questa storia incredibile nella nostra fantasia e va bene così.

Sono triste? Certo, i finali mettono sempre un po' di tristezza, ma allo stesso tempo sono molto felice perché mi rendo conto che ho potuto conoscere e apprezzare un'autrice dotata di un talento incredibile e che spero in futuro tornerà a regalarci storie coinvolgenti come questa.


Il mio voto:





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