mercoledì 20 luglio 2016

RECENSIONE: L'usignolo - Kristin Hannah

L’usignolo

Kristin Hannah


L'UsignoloEditore: Mondadori
Pagine: 466
Prezzo: 19,50 €

Trama: nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d'occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere, una dopo l'altra, decisioni difficilissime. Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaëtan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro. Con coraggio e grazia, sorretta da una documentazione accuratissima, Kristin Hannah si addentra nell'universo epico della Seconda guerra mondiale per illuminare una parte della Storia raramente affrontata: la guerra delle donne. L'Usignolo racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell'amore e della libertà. Una storia toccante, dolorosa e coinvolgente che celebra la resilienza dell'animo umano e la straordinaria forza delle donne.


La mia opinione: ormai credo che anche su Marte sappiano quanto io sia appassionata del periodo delle due Guerre, perciò non starò qui a  rompervi le scatole, di nuovo.
Ogni tanto ci ricasco e inizio a guardare film, serie tv e leggere libri ambientati durante questi periodi storici ed è l’inizio della fine, credetemi. 

Questa volta il tutto è stato innescato da un post su Facebook che suggeriva la visione di “Band of Brothers” (dovete assolutamente guardare questa serie tv) e dopo aver guardato 600 minuti in meno di tre giorni (sì sembravo tipo drogata) ho deciso di accendere il mio ereader e andare a caccia di qualche libro a tema. La scelta è ricaduta su “L’usignolo”, un libro acclamato dalla critica internazionale! Unica pecca, il costo dell’edizione italiana…

La storia è ambientata  in Francia e inizia alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, raccontandoci da questo momento le storie delle due sorelle Mauriac, le cui storie a volte percorreranno binari paralleli, mentre altre volte torneranno ad incrociarsi.

Vianne e Isabelle sono quanto più diverse possibile possiate immaginare: la prima pacata, riflessiva, la seconda esuberante e travolgente. Potete immaginare come la guerra abbia reso ancora più burrascosi i rapporti tra le due: Isabelle è determinata a fare la sua parte e combattere la Germania, Vienne  vuole a tutti i costi proteggere sua figlia Sophie e attendere il ritorno del marito Antoine dalla guerra.
È così che le strade delle due sorelle si separano per l’ennesima volta: Isabelle si unisce alla Resistenza e porta in salvo i piloti Alleati attraverso i Pirenei ed il percorso ribattezzato l’Usignolo, Vianne protegge la figlia e la migliore amica mentre ospita un capitano tedesco in casa propria.

Questo libro dimostra come ci siano diversi modi di combattere la guerra, anche e soprattutto per le donne,  e che a volte sono proprio i gesti che passano più inosservati ad essere importanti.
L’usignolo” è una storia di guerra, combattuta non solo sul campo o in trincea, ma anche di amore, che sia per un uomo, per la propria famiglia o per le persone alle quali vogliamo bene e per le quali arriviamo a sacrificare tutto di noi.
Di Isabelle ho apprezzato la progressiva presa di coscienza, la sua crescita interiore che accompagna la sua storia, mentre di Vianne ho amato la forza di madre che l’ha spinta a sacrificare anche la propria dignità per tenere Sophie al sicuro.

È stato bello poter leggere della guerra dal punto di vista delle donne, quelle che nonostante siano rimaste a casa hanno dato un importante contributo alla propria nazione e che meritano di essere  ricordate e ringraziate tanto quanto gli uomini che la guerra l’hanno combattuta imbracciando il fucile.

Se amate leggere delle due Guerre, state certi che “L’usignolo” contribuirà ad ampliare le vostre conoscenze sull'argomento e non posso che consigliarvelo!



 Il mio voto:




1 commento:

  1. Io invece non ho mai letto libri ambientati in questo periodo, forse perché temo un po' i libri eccessivamente tristi e quindi ho sempre paura di leggere quelli ambientati durante le guerre. Solo ultimamente mi è venuta voglia di leggerli e avevo già pensato a questo libro perché il mese scorso l'ho regalato ad un'amica, che come te ama quest'ambientazione storica, facendole promettere di prestarmelo appena finito. Ora che ho letto la tua recensione sono ancora più curiosa di leggerlo *-*

    RispondiElimina