mercoledì 4 febbraio 2015

Hate After Rage in Blogtour

Oggi ci discostiamo un po' da quello che è l'argomento principale del blog, ovvero i libri, per dare spazio ad un'altra arte, la musica.
Ho deciso di usare il mio unico mezzo di comunicazione, questo blog, per dare visibilità e far conoscere una band metal italiana!

Loro sono gli Hate After Rage e vengono da Latina! Vogliamo dare un nome e un volto ai componenti della band? Eccoli qui:





Arianna Bonardi voce e tastierista, André le Roux voce e chitarrista, Luca Mastrodomenico alla batteria, Davide Ramati al basso e Paolo Marchetti alla chitarra.


Voglio dire subito che non sono assolutamente un critico musicale e che in questo post non voglio far altro che presentarvi il CD della band e dirvi ciò che ne penso da comune ascoltatrice. Perciò perdonate se non utilizzerò termini tecnici e se vi sembrerà a volte di non capirci niente in quello che dico, ma spiegare la musica e decisamente difficile. :P

Ma veniamo all'argomento principale, "Killing Faith", titolo che mi è piaciuto subito tantissimo.
Il brano d'apertura scelto l'ho trovato splendido, mi ha ricordato molto Taikatalvi dell'ultimo cd dei Nightwish, senza però scadere nell'imitazione.
Un po' tutto il cd "risente", anche se in maniera positiva, dell'influenza del gruppo finlandese e, da loro fan, non ho potuto che apprezzarlo! 
Se dovessi scegliere un particolare che mi ha colpita di tutto il lavoro, credo direi la bravura dei due chitarristi: ascoltate il cd e poi ditemi se i complimenti non sono più che dovuti! A completare il tutto ci sono poi una ritmica molto solida (cosa che reputo fondamentale)  e una voce, quella di Arianna, che ho potuto apprezzare ancor più che in passato proprio grazie a questo cd.

Ma vediamo un po' quali sono i brani che mi hanno colpita di più!
Sopra tutti c'è Hypnotic, che ho trovato molto evocativo, quasi a ricreare un'atmosfera onirica. C'è Project Osiris, con il quale hanno saputo ben amalgamare delle parti più strettamente metal con altre che, se chiudevo gli occhi, mi facevano immaginare l'antico Egitto,
E che dire di Out of the Blue, del quale ho apprezzato soprattutto i passaggi musicalmente più serrati e che potrei tranquillamente cantare a squarciagola mentre sono a casa da sola. Un altro brano che mi metterei a cantare proprio in questo momento è Salvation, nel quale trovo che Arianna sia riuscita ad aggiungere un qualcosa in più all'interpretazione.

In generale, trovo che sia stato fatto un ottimo lavoro durante la composizione, la presenza delle giuste dinamiche fa sì che ogni pezzo non risulti banale o ripetitivo, ma si percepisce una continua mutazione ed evoluzione della scrittura. Non c'è poi un solo brano che non alterni ad un sound aggressivo dei momenti in cui rendere il tutto più soffuso, per poi andare in crescendo verso il metal.
Parlando di tecnica poi non si sono proprio risparmiati, altro che qualche accordo per riempire i vuoti e sostenere la cantante, possiamo ascoltare molti passaggi degli strumentisti molto elaborati e complessi.
Per quanto riguarda le parti della cantante, Arianna, sono rimasta molto colpita dal fatto che capiti spesso di sentirla prendere note che magari non ci aspetteremmo, data la melodia sottostante, ma che sono giustissime musicalmente seppure colgano di sorpresa!
Trovo che abbia saputo sfruttare la sua voce in modo elegante, e questo per il genere musicale che fa non è né facile né scontato, il rischio di strillare invece di cantare o di risultare "lagnosa" è alto e la bravura sta proprio nell' evitare tutto questo.

Killing Faith mette in risalto lo studio e il lavoro che c'è dietro ai membri della band, cosa che permette loro di poter scrivere ed eseguire pezzi complessi e d'impatto!

Per concludere, vorrei anche far notare la cura del lato estetico del cd: fronte e retro sono assolutamente fantastici e il piccolo booklet all'interno è quel tocco in più che mi ha fatto piacere riscontrare!

1 commento:

  1. Arianna Bonardi non mi è completamente nuova, seguivo con piacere il suo canale su youtube :)
    Post interessante, è bello parlare anche di tutte le altre nostre passioni.

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