giovedì 4 aprile 2013

Recensione: La maledizione di Ondine - Valentina Barbieri


La maledizione di Ondine

Valentina Barbieri

 

Editore: Amazon.it
Pagine: 280
Prezzo: 0,98 €
Trama: Ondine è una giovane sensitiva in grado di percepire una dimensione in cui gli spiriti vagano, anelando il modo per tornare nel mondo dei vivi.
Cercando una spiegazione razionale e scientifica, Ondine, insieme all’amico Francesco, indaga su eventi paranormali.
La verità inizia a venire allo scoperto quando a Londra incontra Benjamin Law, un giovane e affascinante prete in grado di passare dall’Altra Parte. Grazie a lui, Ondine viene a conoscenza di oggetti posseduti e assiste a un terribile esorcismo.
Le informazioni su un antico Ordine dei Guardiani portano Ondine e Benjamin a Praga, alla disperata ricerca di Lysandra Novacek, l’ultima discendente della famiglia a capo dell’Ordine.
Tra spiriti e luoghi antichi, Ondine viaggerà per l’Europa, affrontando le sue più grandi paure, compresa quella di un amore così forte quanto impossibile.


La mia opinione: grazie al mio adorato Antro ho avuto l'opportunità di conoscere tanti autori esordienti e i loro lavori. A quest'elenco oggi si aggiunge anche Valentina Barbieri, il cui libro rientra tra quelli che mi hanno piacevolmente stupita.

"La maledizione di Ondine" è un libro che si discosta un po' dai soliti paranormal: niente vampiri, licantropi e compagnia bella, qui siamo di fronte a delle presenze, quelle che noi potremmo chiamare fantasmi e che invece Ondine preferisce nominare Inconsci.
Sono le anime di coloro i quali sono morti e che non riescono a staccarsi dalla nostra dimensione. La protagonista ha la capacità di interagire con loro, tuttavia l'unico mondo per farlo è autoindursi in uno stato di ipnosi. Tutto ciò che deve fare è stendersi e rallentare il proprio respiro, fino ad arrivare ad un massimo di cinque respiri al minuto. Ciò che l'aspetta nell'altra dimensione dipende dall'Inconscio che la abita, il quale può mutarla a proprio piacimento.

Ondine è quella che noi potremmo definire una medium, tuttavia la sua capacità le crea non pochi problemi, motivo per il quale lei la considera una vera e propria maledizione. Quando si lascia convincere dall'amico Francesco a partecipare ad una trasmissione televisiva che tratta casi come il suo, la ragazza si ritrova nella fossa dei leoni: come può dimostrare a tutti di non essere un'imbrogliona? Inutile dire che esce sconfitta dallo scontro televisivo.

Le novità per Ondine non sono ancora finite, infatti viene contattata da una ragazza dal New Mexico, la quale afferma che la pressione atmosferica non è uniforme lungo tutta la superficie terrestre, ma in alcuni punti è inferiore creando dei portali che permettono una più facile comunicazione con l'altro lato. Tutte le diverse teorie elaborate dall'autrice in questo libro sono senza alcun dubbio interessanti ed originali, quasi quasi potrei crederci!

Da questo momento in avanti la trama comincia ad essere sempre più movimentata: prima l'icontro-scontro con padre Ben a Londra, poi tutte le altre scoperte che sono seguite, insomma, il romanzo non conosce momenti di noia, fino ad arrivare ad un epilogo che, più che concludere le avventure dei personaggi, crea davanti a loro uno scenario nuovo, pieno di opportunità.

Sulla trama non voglio dirvi nulla di più, scoprire pagina dopo pagina le varie ipotesi dei personaggi riguardo l'altra dimensione e le vincende che li coinvolgono, è un piacere che non voglio togliervi.

Lo stile di Valentina Barbieri è molto fluido, scorrevole, anche se in alcuni punti l'ho trovato un po' troppo asciutto. La scelta di una narrazione al presente indicativo è stata coraggiosa, è raro trovare autori che lo utilizzano, tuttavia, superato l'impatto iniziale, sì è rivelata una scelta piacevole.

I suoi personaggi mi sono piaciuti, ben caratterizzati e con personalità e idee forti e radicate, forse un po' troppo in Ondine, la quale a volte mi è sembrato avesse i paraocchi e i tappi nelle orecchie. Da parte sua una maggiore apertura mentale l'avrei gradita.

Nel complesso però "La maledizione di Ondine" è stato un libro sorprendente ed affascinante, nel quale ho apprezzato soprattutto la cura dei particolari, nel caso dei rituali di esorcismo, che l'autrice ha spiegato essere il "De exorcismis et supplicationibus quibusdam", e del mistero del brusio di Taos.


Il mio voto: 








5 commenti:

  1. Tra le mie prossime letture, non vedo l'ora :D

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    1. Buona lettura, allora!!! Mi farebbe piacere conoscere poi il tuo parere! ;)

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  2. L’autrice sceglie di raccontare alcuni eventi
    paranormali, fornendone delle spiegazioni scientifiche, basate su esperimenti e sull’analisi dei fatti, con un crescendo dai più semplici ai più complessi con un filo condutture quale la protagonista Ondine, che scopre pagina dopo pagina, personaggi
    e informazioni che l’aiutano a capire, approfondire e potenziare il suo dono.
    L’episodio finale lascia in trepidazione fino all’ultima riga, molto originale e mai banale.
    L’epilogo induce il lettore a pensare che probabilmente ci sarà un seguito a questa storia.
    La sua capacità di aver costruito attorno a queste capacità un racconto incalzante emai privo di suspense, la degnano di tutta la mia approvazione.
    Ela Klein

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    1. Concordo con te, io ho apprezzato molto la cura e l'attività di ricerca che c'è dietro a tutto il libro, nulla viene lasciato al caso oppure descritto con superficialità, cosa molto rara, ahimè!
      Sono felice che l'autrice abbia deciso di scrivere un secondo libro, che tuttavia non avrà più come protagonista Ondine bensì un altro personaggio. Il finale aperto è stata una scelta molto azzeccata da parte dell'autrice.
      Sicuramente leggerò anche il prossimo libro!

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  3. Mi sembra davvero carino ^^ Lo leggerò sicuramente

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