venerdì 6 agosto 2010

D'amore e di ventura - Elisabetta Bricca

D'amore e di ventura
Elisabetta Bricca

Trama:
Cesare Mocenigo è un capitano di ventura, nobile, scaltro e affascinante come un angelo nero. Viola Ripamonti Sforza è la bellissima e coraggiosa nipote del suo peggior nemico. Eppure, benché il dolore lo abbia reso un uomo tormentato e pericoloso, quando la incontra Cesare comprende di avere ancora un’anima. E insieme a lei, sullo sfondo dell’aspra guerra tra Venezia e Milano, tra le battaglie, gli intrighi e lo splendore del Rinascimento, sarà protagonista di una struggente storia di passione e redenzione, in una lenta risalita verso la luce durante la quale tutto può accadere, se a comandare è il cuore. 

La mia opinione:
credo che dimenticherò difficilmente il bel Mocenico. E' uno di quei personaggi che ti restano dentro, che entrano a far parte di te. Elisabetta ha saputo creare un uomo dal fascino magnetico, dalla bellezza di un angelo nero. Occhi neri che scavano nell'anima e capelli corvini, sono i tratti di questo capitano. Cesare racchiude in sè sia la luce che il buio o, citando l'autrice, "Acqua e fuoco, buio e luce". Il suo passato è tromentato e pieno di un dolore straziante che lo ha portato ad essere l'uomo freddo e spietato quale è. Ma sulla sua strada, il destino pone una bambina, con gli occhio come il topazio e i capelli come il fuoco. E' Viola, scappata dalla furia distruttrice delle truppe veneziane, e quando viene salvata da Cesare pensa di essere stata tratta in salvo da un meraviglioso arcangelo. Non potrà mai dimenticare quel volto e lo aspetterà "nelle notti senza luna e senza stelle, nei giorni freddi e in quelli di sole", lei lo aspetta. Ma quando si rincontrano, lei è una novella sposa, nipote di Federico Montefeltro, il nemico giurato di Cesare. Lei lo riconosce e lo aiuta a fuggire da un attentato sventato. Da allora, il destino legherà a doppio filo le loro vite, facendoli vivere la passione dell'amore e l'amarezza del passato che continua a tornare e a tormentarli. L'amore tra Cesare e Viola è profondo, ma non per questo sdolcinato, c'è il giusto equilibrio tra tenerezza e durezza. E' un amore concreto, che sembra di poter toccare con mano, proprio come i suoi due protagonisti.
Faccio i miei complimenti ad Elisabetta, per aver scritto questo romanzo e per aver saputo creare due protagonisti indimenticabili, che, sicuramente, occuperanno un posto speciale nei cuori delle lettrici italiane. 


VOTO:

4 commenti:

  1. caspita che bel blog!
    ce ne sono pochi che parlano di libri fatti così bene, davvero. complimentissimi!

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  2. Grazie mille *_* Non sai quanto mi facciano piacere questi complimenti!
    Un bacio,
    Aredhel

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  3. Ciao! Bello questo blog!
    Se ti va passa a trovarmi, sto scrivendo un libro ;o)

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  4. Ciao!!! Sono appena venuta a dare un'occhiata sul tuo blog e mi piace molto :) Ora vado a spulciarmelo per bene :P
    Un bacio!!!

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