La biblioteca dei morti
Glenn Cooper
Pagine: 430
Prezzo: 13,00
Trama: questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di
Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per
pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie
di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo
romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston
Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla
fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo
comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il
presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se
divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e
vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York,
quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci
sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa
cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e
imprevedibile. "Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo
dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella
Biblioteca dei Morti."
La mia opinione: sapete, in questi anni ho visto più volte sugli scaffali delle librerie e online i libri di Glenn Cooper, le trame misteriose mi hanno sempre incuriosita, eppure non sono mai riuscita a convincermi a leggerli.
Ho trovato "La biblioteca dei morti" in scambio e ho deciso di provarci, perchè no?
Una serie di strani omicidi, preannunciati da cartoline con sopra scritti nome e date della morte delle vittime, stanno allarmando le forze di polizia di New York che non riescono a spiegarsi quali possano essere i collegamenti tra le diverse morti.
Queste particolari circostanze fanno sì che sia richiesto l'intervento di Will Piper, un tempo rinomato agente caduto in disgrazia.
Cosa ne penso di lui? Ho trovato Will Piper un insieme di clichè: il tipico poliziotto donnaiolo, prestante al quale nessuna può dire di no, stronzo fino al midollo e arrogante.
Purtroppo anche la caratterizzazione della sua nuova partner per il caso lascia alquanto a desiderare: zelante, un po' in sovrappeso e insulsa, ma che riesce magicamente a trasformarsi nella donna perfetta per Will.
Non posso nascondervi che questi due personaggi mi hanno delusa, avrei preferito protagonisti un po' più originali, diversi insomma!
La storia in sé però non è male ed è riuscita a confondermi le idee: prima ero convinta di aver individuato l'assassino, poi sono arrivata a dubitare della sua esistenza.
Il punto di forza del romanzo è senza dubbio l'idea principale, sviluppata in capitoli che attraversano più secoli e che mi hanno affascinata.
C'è una parte del romanzo quindi che mi ha stupita e colta di sorpresa, mentre un'altra mi ha delusa e amareggiata.
Un ultimo aspetto positivo è il finale che rende il romanzo in un certo senso autoconclusivo, cosa che mi permetterà di non leggere gli altri due volumi.
Per concludere, un libro che sono riuscita ad apprezzare per metà e dal quale mi aspettavo qualcosa di più.
Il mio voto:
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