venerdì 10 febbraio 2012

Recensione: Libero Arbitrio - Caterina Armentano

Libero Arbitrio 
Caterina Armentano

Editore: 0111 Edizioni
Pagine: 200
Prezzo: 15,00 €

Trama: In un paesino della Calabria, un luogo non ben definito, dove lo spazio simbolico prevale su quello reale, inizia  l'intreccio delle vite di alcune donne che vivono nello stesso condominio. Loro si aiutano,  si odiano, si invidiano, fanno comunella tra loro.
Ogni donna ha una caratteristica ben specifica: Miriam desidera partecipare ad Amici nonostante abbia superato letà e digiuna se Gigi dAlessio tradisce la moglie.  Gianna abortisce di nascosto dal marito perché non desidera più avere figli. Cosima è convinta di meritare un marito dittatore e crudele e non si rende conto che sua figlia, adolescente, ha una vita sessuale attiva e usa spesso la pillola del giorno dopo. Raffaella vive sempre storie sbagliate perché desidera al più presto  sposarsi. Marianna non accetta le convenzioni di una società che la vorrebbe sposata e accasata con un ragazzo che lei non ama.
Questi frammenti di vita sono il contorno della vera storia, raccontata da Rebecca, colei che porta in seno la maledizione che le fa perdere i figli prima che nascano. Rebecca narra la vicenda di Ester, la sua migliore amica, colei che vota la sua vita a un sogno che lha travolta e perseguitata per tutta la vita: in una notte catartica e senza luna, a Ester sembra che le membrane del tempo si siano squarciate, offrendole la possibilità di sbirciare nel futuro e consentendole  di vedere il volto della sua futura bambina. Ma si accorgerà ben presto che questa meravigliosa visione resterà ciò che era, cioè un sogno e che, al contrario, la realtà ha in serbo per lei un tragico finale.
 


La mia opinione: mi è capitato di rado di leggere libri capaci di suscitare in me emozioni tanto forti. 
Le storie raccontate da "Libero arbitrio" sono quelle che potremmo trovare in un qualsiasi condominio, tuttavia leggere di queste vite, ognuna delle quali porta con sè i propri dolori, ha lasciato in me un segno profondo.
In primo piano ci sono le storie di Rebecca ed Ester, donne ferite nell'animo e tormentate da un desiderio in comune: la maternità. Eppure le due amiche hanno due modi completamente differenti di affrontare la realtà: se Rebecca si rassegna all'impossibilità di portare a termine la gravidanza, Ester non si arrende e cerca in tutti i modi di avere la sua bambina, che in sogno aspetta solo lei.
Alle loro vite si intrecceranno quelle delle altre donne del condominio nel quale vivono e scopriremo i dolori di tutte loro, entrando nell'intimità delle loro menti e delle loro case.
In un piccolo paese, nel quale gli abitanti sono vittime di credenze e pregiudizi, l'esercizio del libero arbitrio può portare alla caduta dal piedistallo, come succede ad Ester che, da donna ammirata da tutti, viene rinnegata e additata, spinta ad isolarsi e a diventare un'altra persona. Tutto questo per aver voluto provare la gioia di essere madre.
Le scelte di Ester sono discutibili e la stessa Rebecca non le vede di buon occhio, ma, nel momento del bisogno, è proprio lei a prendersi cura della sua amica, trascurando la propria casa e suo marito. Nessuno riesce a capire questa donna, fragile nel suo momento di maggiore vulnerabilità sia mentale che fisico.
Quando si comincia ad intravedere uno spiraglio di luce, ecco che accade qualcosa di tragico, che cambierà per sempre un intero paese.
Ho letto le ultime venti pagine con le lacrime agli occhi, lacrime che non ho saputo trattenere.
"Libero arbitrio" è uno dei libri più belli che abbia letto fin ora, con un messaggio molto importante e che ci deve portare a riflettere su tanti atteggiamenti che assumiamo ormai quasi incosapevolmente.







1 commento:

  1. sono sempre alla ricerca di libri che pur partendo da storie "comuni" ti suscitano emozioni firti!!!
    bello
    11
    me lo segno!!!

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