venerdì 23 marzo 2012

Recensione: Romeo e Giulietta - William Shakespeare

Romeo e Giulietta
William Shakespeare


Editore: Newton Compton
Pagine: 192
Prezzo: 6,00 €

Trama: Romeo e Giulietta è la più grande e disperata storia d'amore che sia stata mai raccontata. Il simbolo, per eccellenza, di una concezione totale, assoluta e profondamente romantica di un sentimento che si oppone coraggiosamente ma invano agli ostacoli sociali e culturali di un'epoca, all'odio e alla lotta di due famiglie divise da antica inimicizia. Questa tragedia, tra le più belle di Shakespeare, non soltanto costituisce una vetta altissima della vasta produzione del drammaturgo inglese, ma è entrata con forza a far parte del nostro patrimonio letterario. Un gioco d'amore che si trasforma per un fato avverso in morte, un dramma moderno e struggente che racconta le scelte estreme a cui un sentimento puro, incontrollato e incorruttibile può arrivare.

La mia opinione: quando studiai Shakespeare il mio primo approccio fu con "Amleto", un'opera che mi ha colpita moltissimo. A un anno di distanza ho deciso finalmente di leggere la sua opera più famosa, "Romeo e Giulietta".
Shakespeare si riconosce subito, la sua maestria nella costruzione dei dialoghi è fantastica. 
La storia d'amore tra i due giovani è fatta di ostacoli che, sebbene si cerca di superare, portano al tragico finale.
Incontriamo subito un Romeo disperato, depresso, a causa di un amore non corrisposto che neppure i suoi amici riescono a far distrarre, tuttavia lo convincono a partecipare alla festa organizzata a palazzo Capuleti alla quale si "imbucano". Romeo deve proprio ringraziare i suoi amici, tra cui vi è Mercuzio, perchè è proprio durante i festeggiamenti che vede per la prima volta Giulietta e tutto il dolore per il vecchio amore scompare, rimpiazzato dalla speranza e dal desiderio di conoscere quella bella fanciulla.
Dopo essere stati smascherati da Tebaldo, i ragazzi lasciano la festa, solo Romeo si attarda in attesa di poter rivolgere qualche parola alla bella Giulietta. Ed ecco la famosa scena del balcone e dei duei innamorati, che si giurano amore sotto la luce della luna, loro unica testimone.
Da qui all'organizzazione del matrimonio segreto il passo e breve, tuttavia la situazione evolve a loro svantaggio, prima con l'uccisione di Mercuzio, colpevole solo di aver difeso il suo amico Romeo, e poi con quella di Tebaldo che trova la morte sul filo della spada di Romeo. 
L'esilio, e non la morte, sarà la sentenza del Principe.
Il dolore per la lontananza dell'uomo amato e l'imminente matrimonio con il conte Paride, spingono Giulietta ad inscenare la propria morte con l'aiuto di frate Lorenzo, il quale provvede subito ad avvisare Romeo del loro piano.
Tuttavia il destino aveva deciso che i due innamorati non dovessero amarsi in vita, portandoli alla morte. Davanti ai funesti eventi che le hanno colpite, le famiglie Montecchi e Capuleti mettono da parte ogni ostilità in nome di quest'amore immortale.
Nel complesso "Romeo e Giulietta" mi è piaciuto moltissimo, tuttavia l'unico personaggio che non mi è tanto piaciuto è proprio Romeo, forse non riesco ad entrare nell'ottica del suo personaggio, ma non sono riuscita ad apprezzarlo.
Quello che invece mi è piaciuto di più è stato Mercuzio, l'ho trovato molto simpatico, mi è dispiaciuto tanto leggere della sua morte!!! Fortuna che poi Tebaldo l'ha seguito subito dopo!
Ancora una volta esprimo il mio entusiasmo per il genio di Shakespeare, del quale spero presto di leggere qualcos'altro.



Il mio voto:

Nessun commento:

Posta un commento