lunedì 12 marzo 2012

L'ombra delle rose - Daniele De Stefano + INTERVISTA all'autore

 Buon pomeriggio a tutti! 
Oggi voglio presentarvi un romanzo di un giovane autore, Daniele De Stefano, con il quale faremo una bella chiacchierata.


L'ombra delle rose 
Daniele De Stefano

Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Pagine: 224
Prezzo: 16,50 €

Francia 2008. Il comandante Dumont della polizia di Nantes, non immagina di essere tra i pochi che potranno conoscere la verità su una efferata serie di delitti che sconvolsero la città centocinquant’anni prima, delitti che nei decenni hanno alimentato la leggenda dell’ombra della rosa. Comincerà ad indagare insieme all’aiuto di un professore di leggende metropolitane, cercando di identificare un colpevole ormai defunto.
Le loro ricerche verranno però scombussolate dall’arrivo di Damien, un uomo misterioso che dichiara di aver vissuto quei sanguinosi periodi:
vestito di una lunga giacca a vento e con dei capelli lunghi che, cadendo sul viso, mascheravano il suo stato d’animo. La sua carnagione era troppo chiara per essere reale; non una sola nota di colore, era stampata su quel volto lucente.
Le sue parole cominceranno ad essere dubbie, come misteriosa comincerà ad essere  la sua longevità.
Tuttavia i due investigatori si lasceranno trasportare dalla melodia delle sue parole, scoprendo quel mistico segreto che gli ha permesso di sopravvivere fino ai giorni nostri e capendo che egli non fa più parte del nostro mondo.
Ma nelle parole di Damien c’è dell’altro: la ricerca della sua amata. La sua storia d’amore con la contessina Chanel, tormentata sin dall’inizio perché promessa ad un nobile, si rivelerà la chiave della sua salvezza dal mondo delle ombre.



1) Ciao Daniele e benvenuto nel mio Antro! Ti va di presentarti ai miei lettori?
Certamente, mi chiamo Daniele De Stefano ho 25 anni, sono uno scrittore di Reggio Calabria e sono felice di presentarvi il mio primo romanzo dal titolo L’Ombra delle rose, un giallo/thriller velato dal surreale. Quest’opera rappresenta il mio esordio nel mondo della letteratura e spero sia la prima di una lunga serie di racconti.

2) Com'è nato il tuo romanzo e qual è stato il percorso che ti ha portato dall'idea iniziale fino alla pubblicazione?
Sin da piccolo mi dilettavo a scrivere delle storielle su quadernoni e la maggior parte di queste restavano incomplete. Col passare del tempo, una volta capita la vera vocazione, ho cominciato seriamente a scrivere una storia seguendo l’ideologia base dei romanzi gotici, come per esempio Dracula di Stoker, dove una bellissima storia d’amore viene tormentata da eventi surreali. Così ho cominciato a scrivere senza mai pensare di sottoporre il manoscritto a qualcuno, anche perché non sapevo come muovermi, finché un bel giorno, grazie anche a degli incoraggiamenti, mi sono deciso ed è venuto fuori il mio primo lavoro

3) Cosa significa essere un giovane autore in Italia? Quali sono gli ostacoli che uno scrittore incontra per vedere finalmente nelle librerie, virtuali e non, il suo libro?
Credo che ognuno vive i suoi ostacoli in maniera diversa, per esempio a me è capitata, durante il lavoro di correzione del manoscritto, una cosa abbastanza strana: leggendo e rileggendo ogni capitolo, mi davo una critica sempre negativa. Credevo che ogni cosa fosse banale o sbagliata, ma credo che questo sia normale per uno scrittore emergente, che mira sempre a dare il massimo, anche quando lo ha già raggiunto e non se ne è ancora reso conto. Infatti credo che la critica da tenere fortemente in considerazione sia quella dei lettori, che leggono il libro con un’ottica completamente diversa da chi scrive.
Un altro ostacolo, sicuramente relativo, che tutt’ora mi tormenta è la timidezza: pensare di non aver fatto un lavoro eccezionale e di non soddisfare il lettore, mi rende un tantino introverso circa il mio romanzo.
Dopodiché, ovviamente, ci sono pensieri abbastanza comuni, cioè se gli editori chiedono compensi; se sono in “sintonia” con l’autore, soddisfacendolo durante i lavori di editor del romanzo (cosa importante quando l’autore si affida ad una casa editrice che sta fuori dalla sua città), inoltre, una volta pubblicato il romanzo, se questo sia ben visibile e disponibile nelle librerie.
Per concludere, essere un giovane autore, a mio avviso, significa ricevere determinate soddisfazioni e quello che posso dire io, in base alle mie esperienze, è che una bella soddisfazione è stata aver avuto la possibilità di lasciare un segno nella mia vita.   

4) Quando scrivi ti rifai a degli autori che ti hanno colpito più di altri? Se sì, quali sono?
Ovviamente l’ispirazione nasce dalle letture e dalle passioni che l’autore accumula durante la propria vita.
Come ho detto prima, significativo è stato Dracula di Bram Stoker (anche se L’Ombra delle rose non racconta di vampiri) Il fatto che mi lega tantissimo a quest’autore è l’impostazione del racconto; egli racconta la storia attraverso i diari dei protagonisti, lettere e ritagli di giornale per cui, usando la prima persona, si ha una racconto che colpisce in maniera più diretta chi lo legge. L’Ombra delle rose non sono diari, ma è una sorta d’interrogatorio, quindi è il protagonista a raccontare in prima persona la storia
Un’altra autrice, che mi ha colpito tanto, attraverso i suoi disegni è stata Victoria Francés, ispirandomi ai suoi scenari, ho creato un’ambientazione gotica per il mio racconto.

5) Per caratterizzare i tuoi protagonisti hai tratto spunto dalla realtà?
Indubbiamente non si può descrivere nulla senza un minimo di percezione realistica. Quindi si, ho preso spunto dalla realtà soprattutto per i particolari fisici e caratteriali di alcuni personaggi, ma anche per gli scenari che non necessitavano essere “surreali”

6) Prima di salutarti ti chiedo di spendere qualche parola nei confronti dei giovani scrittori, che troppo spesso non riescono a vedere realizzato il proprio sogno, ovvero pubblicare un libro, e che per questo potrebbero decidere rinunciare. Cosa ti senti di dire loro?
Che non sono assolutamente d’accordo! Bisogna combattere e non gettare la spugna, perché è normale ricevere dei no quando non si possiede un minimo di notorietà. Penso che anche Tom Clancy sarà stato un autore emergente almeno una volta nella sua vita! L’unico modo per cominciare, se si tiene davvero alla propria opera, è di accettare qualunque proposta, anche dietro compenso e chi non ha le possibilità economiche per farlo, dovrebbe continuare a cercare editori locali che siano disposti a “scommettere” su di lui, anche se non è per niente facile. 


Ringrazio Daniele per l'intervista e gli auguro di poter portare a termine con soddisfazione i suoi nuovi progetti!

2 commenti:

  1. bella intervista.
    e mi piace anche qst trama misteriosa, questo personaggio evanescente che è Damien ...

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  2. Sì, Damien è decisamente intrigante ed evanescente!

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