venerdì 30 settembre 2011

Recensione: BLUE - Krestin Gier

Blue
Krestin Gier

Editore: Corbaccio
Pagine: 336
Prezzo: 16,60 €

Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani  – una setta segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church – invia nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il Cronografo, una missione misteriosa che i Guardiani perseguono da secoli.
Peccato che la sua famiglia non l’avesse informata perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l'odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato con l’aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento… Poche cose le piacciono: il piccolo doccione fantasma Xemerius, che solo lei può vedere e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire, anche se è talmente imprevedibile con lei da farla impazzire dal desiderio e dalla rabbia insieme. Invece, senza alcun dubbio, Gwen sa di cosa avere paura: del conte di Saint Germain, il grande burattinaio che tiene le fila di tutto e che vuole completare al più presto il Cronografo, prima che i nemici glielo impediscano.

La mia opinione:  tornano le avventure di Gwen, dodicesima viaggiatrice, il Rubino. L'avevamo lasciata, alla fine dello scorso volume (Red), appena di ritorno da un salto temporale durante il quale, in compagnia di Gideon, aveva subito un attacco da parte di un gruppo di uomini sconosciuti.
Ancora non avvezza a questi "viaggi", Gwen si sente spaesata, priva di informazioni per lei necessarie e che nessuno si degna di darle. Non aiuta poi il comportamento di sua cugina, Charlotte, e di sua zia, le quali fanno ancora fatica ad accettare il fatto che lei sia la portatrice del "gene" e colgono ogni occasione per farla sentire inferiore ed inadeguata. E poi c'è Gideon, che un momento è dolce e appassionato e quello successivo si trasforma in un ragazzo freddo e distaccato.
Su di lei ricadono ancora i sospetti legati al furto del Cronografo da parte di Paul e Lucy; sembrano essere pochi coloro i quali si fidano di lei. La situazione, quindi, non è certo facile.
In vista di partecipare ad una soireé nel XVIII secolo, Gwen deve prendere lezioni di ballo, imparare le regole di comportamento, come ci si inchina e si usa il ventaglio. Il tutto diventa poi una vera e propria tortura poichè Charlotte e il suo insegnante, da lei soprannominato "labbrone", non le rendono certo la vita facile.
Tuttavia la nostra protagonista non si fa certo intimidire e anche durante la soireé fornisce il suo tocco personale (e qui vi divertirete!), con iniziale disappunto di Gideon.
Il rapporto tra lui e Gwen si evolverà, anche se alla fine del libro la situazione tra i due non è certo delle migliori, anzi! Viene quindi rimandata a "Green" la risoluzione dei problemi sorti e degli enigmi che non hanno trovato ancora risoluzione.
Lo stile della Gier è sempre fresco e scorrevole, con quei tocchi di vitalità ed ironia propri della sua protagonista. Vi ritroverete molto spesso a ridere durante questa lettura!
Ovviamente il mio consiglio è di fiondarvi a leggerlo!

Voto:

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